L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Promo attive (0)
Chi ama il grottesco avrà pane (carne?) per i suoi denti!
«Cinema apocalittico, nostalgico, grottesco, una fiaba 'al negativo' ispirata ai fumetti. Un raffinato saggio di humour nero. Un apologo pessimista sulle sorti della convivenza civile» – Il Messaggero
Un imprecisato futuro e un imprecisato quartiere della Francia. Un antico edificio abitato da persone alquanto strane: i fratelli Robert e Roger Kube dediti a fabbricare curiosi souvenir; l’isterica Aurore; la vogliosa Plusse; la famiglia Tapioca, i cui componenti (padre, madre, figli e nonna) sono sempre affamati; lo stralunato Potin, dedito all’allevamento di rane e lumache. Tra i condomini troviamo anche la giovane violoncellista Julie e il suo arrogante padre Clapet, titolare del palazzo e folle macellaio che commercia carne (umana) in cambio di legumi. Le vittime sono perlopiù giovani disoccupati, nuovi affittuari nel palazzo. Dalla trappola si salva l’ingenuo Louison, clown di professione, grazie all’amore di Julie e all’aiuto di una setta di vegetariani che vivono e tramano nel sottosuolo metropolitano.
In un futuro che assomiglia al passato, tutti si arrangiano per non morire di fame, in un sordido condominio, il macellaio macella i condomini morosi, una storia surreale, satirica e grottesca, ogni inquilino spicca per una stravaganza, Non mancano minime storie d'amore. Non mi è sembrato un capolavoro, ma si vede volentieri.
L'opinione di Luca si riferisce al film "La delicatezza". Delicatessen non c'entra niente. E' un film interessante, ma non per tutti. Come tipico del regista, abbiamo un film atipico, molto pittoresco, grottesco e dalla regia stravagante. Conosciamo le tante piccole manie degli abitanti fissi di un condominio il cui proprietario è anche il macellaio del negozio Delicatessen. Che in modo molto pratico recupera la carne dai disoccupati cui affitta le camere.
Commedia romantica sobria, trattata con estremo garbo e delicatezza da una regia attenta e calibrata, corredata con dialoghi ben costruiti e mai banali, nonostante la voglia evidente di romanticismo, e interpretata al meglio da una sempre affascinante Audrey Tautou e da un discreto e misurato François Damiens.
Recensioni
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore