Il deserto dei Tartari
- EAN: 9788852031458
13° nella classifica Bestseller di IBS Ebook eBook - Narrativa italiana - Classica (prima del 1945)

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17/05/2020 16:38:51
Buzzati è un narratore sublime che ben riesce a realizzare attraverso immagini suggestive il concetto dell'attesa e della caducità dell'uomo dinanzi al suo destino. Un capolavoro, un grande classico, da leggere assolutamente.
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17/05/2020 13:26:26
Un capolavoro della letteratura italiana
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17/05/2020 12:13:06
La solitudine, la desolazione, l'idea della giovinezza che se ne va sono tutti sentimenti che arrivano diritti al cuore del lettore. L'abilità di Buzzati di faci sentire le emozioni del protagonista fino a farci quasi sentire fisicamente le sue pene è incredibile. Che dire un libro decisamente da leggere perché difficile da raccontare.
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17/05/2020 07:52:42
Bellissimo libro. Come puo' sfiancati l'attesa perenne. Giustamente un classico.
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02/09/2019 15:26:45
Io non lo so cosa mi ha fatto questo libro perché non mi stancherei mai rileggerlo. E così, per la paura di spezzare l'incantesimo in cui mi ha fatto cadere tanti anni fa, cerco di far passare almeno qualche anno tra una lettura e l'altra.
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11/03/2019 22:55:49
Uno tra i miei libri preferiti, un capolavoro, uno di quei libri che fa pensare alla vita. Un invito a non sprecarla.
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24/12/2016 15:44:21
Ingredienti: un giovane ufficiale al suo primo incarico, una fortezza sospesa nel tempo e isolata dal mondo, quattro mesi di guardia diventati una vita intera, un mondo esterno diventato inospitale e ostile. Consigliato: a chi vive nel proprio microcosmo schiavo di regole e abitudini, a chi è in perenne attesa di ciò che non avrà il coraggio di essere e fare.
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10/06/2016 15:04:50
Per tutto il libro ho sentito molto forte l'angoscia del tempo che passa e che proprio per questo non si deve mai rimandare nulla....il coraggio di vivere e di agire è ciò che manca ai protagonisti ed è quello che dovrebbe far nascere in noi la lettura di questo libro...Credo che l'obiettivo che l'autore si è posto nello scriverlo sia stato pienamente raggiunto.
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21/04/2016 07:47:39
Attuale. Sembra quasi incredibile che sia invece stato scritto nel 1940. Il racconto di Buzzati porta il lettore in una località amena governata da regole militari in cui è d'obbligo l'allineamento al protocollo. E' indifferente se poi tutta questa attività è solo fine a se stessa. Ma tale luogo non è poi così tanto distante dalla nostra routine quotidiana, che sempre ci accompagna con i suoi stereotipi, la sua ripetitività e la sua carezzevole monotonia.
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18/02/2016 20:10:05
Buzzati, Maestro del racconto breve, si rivela eccezionale anche come romanziere. La vita di Giovanni Drogo si evolve nel tempo immoto del Deserto dei Tartari come un continuo stillicidio, che intride le pagine di questo capolavoro di uno struggimento indelebile.
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13/01/2016 17:33:42
Può un libro tanto statico, ai margini della monotonia per la quasi totale assenza di avvenimenti degni di nota, essere tanto bello da incantarti? Non l'avrei mai detto, eppure è così. Il Deserto dei Tartari è un'opera grandiosa che ci propone, con stile impareggiabile, la storia non soltanto del tenente Giovanni Drogo, ma di numerosi altri individui totalmente incapaci di godere del momento presente e assolutamente inetti nel costruirsi un futuro che non sia soltanto dettato dall'illusione di una gloria futura. I personaggi del libro sono eterni insoddisfatti, uomini apatici, schiavi di una routine basata su ossessive regole militari, tanto più assurde se si considera il fatto che il tanto agognato 'nemico' non si è mai neppure affacciato in quella landa desolata e dimenticata da Dio che circonda la Fortezza Bastiani. Il tempo che scorre lento ma inesorabile, divorando strada facendo le vite di questi giovani soldati, è il vero protagonista della storia. Buzzati è un mago nello scandire questo stillicidio; con innata maestria ci catapulta in un paesaggio brullo e inospitale, spesso però flagellato da una pioggia e da un vento tanto violenti da mangiarti le membra. Ho trovato a dir poco affascinanti le descrizioni della natura selvaggia nel suo continuo mutare delle stagioni, ho provato enorme tristezza per la sorte di alcuni personaggi della storia, insomma mi sono sentita molto coinvolta. Ho amato moltissimo questo libro. L'ho trovato incantevole, un vero gioiello da affrontare però soltanto quando abbiamo bisogno di una lettura assolutamente rilassante e priva di frenesia.
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21/12/2015 10:41:30
Più che un romanzo è un'esperienza e come tale ti lascia qualcosa. La storia di Drogo può essere intesa come la parabola della vita di tutti noi, ma può essere anche intesa come un ammonimento a non sprecare nemmeno un giorno della cosa più preziosa che abbiamo. Ho dato questa chiave di lettura al romanzo e penso di aver fatto la cosa giusta. Non fatevelo scappare.
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14/12/2015 03:09:00
Vorrei iniziare questa recensione con una citazione letta qualche tempo fa. "Pensavo di sapere cosa era la bellezza... Poi conobbi Buzzati." Detto questo sembrano quasi inutili altre parole. La lotta contro il destino. L'inevitabilità del tempo che scorre portandosi via la vita. Una lotta infinita contro un'esistenza misera. E nel momento in cui sembra che qualcosa possa succedere l'uscita di scena. Anni e anni passati in una fortezza (metafora di un luogo incantato e allo stesso tempo diabolico) nella vana attesa di qualcosa. E la vera felicità solo nella morte. Come un incontro tra due vecchi amici. Perché forse il nostro Drogo attendeva davvero solo la morte. Un po' come tutti noi. Capolavoro della letteratura italiana del '900 e non solo! Un magnifico Buzzati ed un incantevole romanzo!
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14/07/2015 18:27:18
Capolavoro assoluto!!! Magari è un associazione impropria ma mi viene in mente "La morte di Ivan Il'ic" (Tolstoj), sull'inesorabilità di un destino, di ogni destino.
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28/05/2015 12:57:18
E' uno dei capolavori della letteratura italiana del '900. La storia di un uomo, Giovanni Drogo, che rappresenta la storia dell'uomo, di ogni uomo. Non a caso Buzzati non specifica nè il tempo nè il luogo in cui avviene l'azione. Drogo, prigioniero del proprio destino, rimane incantato dalla sottile malìa che emana dalle antiche mura della Fortezza Bastiani così come ognuno di noi resta preso e affascinato dal grande mistero che è la vita. Crede di scegliere e di decidere, in realtà è prigioniero del proprio destino e la sua attesa si conclude quando una carrozza viene a portarlo via dalla Fortezza nella quale ha consumato l'esistenza, proprio nel momento in cui i Tartari scatenano l'attacco tanto atteso. Ma l'uomo Drogo, come ogni uomo, non si rassegna alla sconfitta e dopo un'occhiata alla sua "ultima porzione di stelle", raddrizza il busto, sistema il colletto dell'uniforme e avanza verso le porte che si spalancano oltre le quali si intravede una luce e "benchè nessumo lo veda,sorride". Romanzo metafisico, esistenziale: sono stati tanti gli aggettivi spesi per quest'opera che andrebbe fatta studiare a scuola se solo ci fossero insegnanti sensibili e capaci e che vanta - tra le altre cose - uno degli incipit più famosi e più belli della nostra letteratura.Dino Buzzati: un gigante specie se confrontato con tanti... pigmei che vanno per la maggiore oggi.
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24/11/2014 21:42:56
Un bellissimo romanzo, antimilitarista. L'atmosfera della Fortezza è affascinante, avrei voluto viverci.Il film non è da meno.
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21/11/2014 09:14:06
Romanzo struggente,malinconico e commovente scritto con un linguaggio semplice e diretto che rende la lettura piacevole e scorrevole.Capolavoro che non puo'mancare nelle nostre librerie perche'fa riflettere profondamente sulla vita,anzi puo'essere addirittura una lezione della vita stessa.Ciao a tutti e al prossimo
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09/11/2014 12:42:24
"Il deserto dei Tartari" di Dino Buzzati è ascrivibile a quella serie di romanzi (pochi) che riuniscono in sé il lirismo, il sublime, la profonda capacità di saper descrivere stati d'animo e sentimenti e di saper narrare il senso della vita con le sua fasi (dalla giovinezza alla vecchiaia), i suoi desideri, i suoi valori, i suoi inganni, le sue angosce, la sua -anche in extremis- vitalità.
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28/09/2014 14:09:15
Libro fantastico... "profondo come una caverna", che fa riflettere intensamente e commuove. Un capolavoro che resterà per sempre al fianco di altri libri che hanno segnato la mia vita.
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25/08/2014 21:59:03
Libro di una bellezza immensa. Più che un romanzo, una lezione di vita. Alcuni spezzoni sono poesia allo stato puro. Altro che Fabio Volo, Jim Morrison e Oscar Wilde. Consigliatissimo.
