L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2018
Anno edizione: 2018
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
E' il 1885 e siamo nella cittadina di Nevaslippe. C'è un bicchiere di olio di ricino cui è legata una cospicua eredità, c'è il trentenne Filimario Dublè, " vittima del suo carattere d'acciaio", c'è Clotilde Troll, " ricca, eccentrica, tumultuosa, che giovani e vecchi guardano con occhi pieni di languore", eccetto Filimario, c'è Settembre che quando gioca a dadi fa sempre dodici, c'è Pio Pis con una gamba di legno, ci sono contrabbandieri di oppio, c'è un viaggio a New York...il tutto raccontato con un umorismo pieno di garbo e di grazia. Una bella " favola" che si legge con piacere.
Di Guareschi, ogni volta che leggo - il sorriso sulle labbra e la risata nel cuore - un libro scritto nel periodo bellico (specie in quel periodo, e come sappiamo l'autore fu anche prigioniero in un lager tedesco) mi sorge spontanea la seguente domanda: quanto bisogna stare male per scrivere storie che facciano stare bene? Dunque, da quale tormento e malessere è scappata la figura della ricchissima e viziatissima donzella nevaslippese che mette in piedi mirabolanti avventure per conquistare un nobile ereditiero dalla testa dura e dall'avito onore ? Scritto con una bravura che toglie il fiato, una genialità che ha del sovrumano e un finale sorprendentemente terreno, "Il destino si chiama Clotilde" risale al 1942. Ma questa data non basta a eliminare i pregiudizi sulla (vera) letteratura umoristica.
"Di matti ce ne sono al mondo: ma come gli uomini e le donne!". E' l'epilogo, amaro e umoristico allo stesso tempo, di questa storia che racconta, in chiave comica e farsesca, la follia, le dissennatezze sentimentali e le vicende romantiche di un manipolo di mattatori. Al centro dei quali vi è la figura di un aristocratico squattrinato, Filimario Dublé, dal carattere irremovibile e fiero, che ha la fortuna (o la sfortuna?) di essere l'unico, vero destinatario delle attenzioni amorose di Clotilde, una miliardaria bella ma capricciosa. Si susseguono battute, scene paradossali, situazioni impensabili, bizzarre e stravaganti che dilettano e divertono, con un finale a sorpresa. Per quanto le vicende di don Camillo e Peppone raccontate da Guareschi restino inimitabili, anche questo libro si legge sempre col sorriso sulla bocca!
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore