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è incredibile il modo in cui una persona e un pianoforte riescano a comunicare delle sensazinoi uniche.... grazie Ludovico!!!! bellissimo anche il progetto con Mercan Dede....
Caro Ludovico io non sono un'esperta di musica, sono semplicemente una danzatrice. La tua musica e' carta giapponese. E' ago e filo. E' una cerniera. E' forte e pianissimo. Chi e' capace di sentire l'aria che si sposta, di guardare il cielo e godere dei suoi cambiamenti, di sentire dentro i ciliegi fiorire e il pungente pizzicare della primavera con i suoi pazzi acquazzoni, non si limiterà ad ascoltare la tua musica, ma la porterà dentro, come la madre con il suo embrione. Spero un giorno di vedere le tue mani mentre danzo. Itsumo Itsumo Arigatou. Tiziana da Yokohama
Evidente il tentativo di una mistificazione tendente alla (non) arte attraverso banali, vuoti meccanismi compositivi, privi di “sostanza”; incapace di suscitare persino quelle facili atmosfere mielose de Le Onde. Anch’io tra i reduci (nel senso di “sopravvissuti”) dell’ ultimo concerto aquilano di febbraio. Caro Ludovico, nella sua musica non c’è nulla che sfiori minimamente l’arte, neanche un po’ di sano virtuosismo. E il tentativo saccente di raccontare un percorso enigmatico, regolato dai flussi della creatività – estemporaneità, s’infrange nell’esecuzione metronomica e pedissequa del bis, non a caso Le onde. Com’è lontano quel tanto amato concerto di Colonia! Le chiedo cortesemente il rimborso del biglietto. Alessandro Mastrogiuseppe - Sulmona
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