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Anno edizione: 2020
Anno edizione: 2023
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Andrea Ligabue è direttore artistico del PLAY: Modena nonché docente presso il Dipartimento Educazione e Scienze Umane dell'Università di Modena e Reggio Emilia. In questo agile volume, il docente organizza in forma più organica quanto già esposto in un lavoro del 2019 «Il gioco da tavolo come veicolo di competenze» e prova a dare un corpo teorico alla stessa pratica della didattica ludica. L'opera è divisa in quattro capitoli: il primo, introduttivo, fornisce gli elementi essenziali per comprendere cosa sia un gioco e quali le sue caratteristiche; il secondo punta a mostrare quali delle competenze chiave di cittadinanza europea il gioco da tavolo può insegnare; il terzo indica dei criteri generali per organizzare un'attività di didattica ludica nello spazio classe; il quarto presenta analisi di alcuni famosi giochi da tavolo, individuando le caratteristiche utili per la didattica. Voglio sottolineare cosa non mi sia piaciuto di questo lavoro: nonostante sia edito da Erickson, casa molto attenta a fornire strumenti e corsi per gli operatori scolastici e le famiglie, il testo sembra prescindere dal corretto funzionamento della macchina scolastica. Porto alcuni esempi: le schede di osservazione non sembrano parlare con gli assi culturali di cui alla normativa vigente; non vengono forniti esempi di una progettazione di UDA per la didattica ludica; nessun suggerimento viene fornito per l'adozione del gioco di ruolo per l'attività ludica nonostante il roleplaying sia uno dei metodi innovativi suggeriti dallo stesso MIUR; nulla è detto nei confronti dei processi di compensazione o differenziazione da adottare in presenza di alunni BES. In particolare, pensando all'entrata in vigore dell'ICF, il volume potrebbe giovarsi di una visione bio-psico-sociale che, il docente lo sa, favorisce l'apprendimento per ogni studente al di là delle proprie condizioni diagnostiche e funzionali. A mio parere, questa disattenzione è l'aspetto che più lascia perplessi.
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