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Anno edizione: 2015
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Con alle spalle la propria esperienza come avvocato e procuratore, Hamao Shirō (1896-1935) si dedica alla letteratura cimentandosi nel genere poliziesco, e più in particolare in quello che oggi potrebbe essere definito una sorta di progenitore del legal thriller. La raccolta Il discepolo del demonio comprende i quattro racconti Akuma no deshi (Il discepolo del demonio), Kare ga koroshitaka (Li ha uccisi lui?), Tasogare no kokuhaku (Confessioni al tramonto) e Seigi (Giustizia), scritti sul finire degli anni '20. In ciascuno è l'introspezione psicologica a farla da padrone, e non a caso molto spesso si lascia che siano i personaggi a parlare in prima persona. Il costrutto è molto buono, e si basa su una crescente tensione fino alla rivelazione finale, di cui astutamente si lasciano scorgere alcuni sprazzi nel corso della narrazione. Alcuni i temi ricorrenti, tra cui un indissolubile connubio tra Eros e Thánatos: passioni accecanti, per cui vale la pena morire (o uccidere), perversioni, sadomasochismo, omicidi e suicidi, e una buona dose di ambiguità morale, tutto come da copione secondo i dettami dell'eroguro-nansensu. Al di là delle manifestazioni più estreme, c'è una costante soffusa sensualità che permea tutti i racconti, fatta di sguardi e attimi fugaci che possono decidere un'intera vita. E come in ogni noir che si rispetti, non possono mancare le femme fatale, donne per cui dannarsi, incantatrici più o meno innocenti, vittime o complici. Il discepolo del demonio di Hamao Shirō è davvero una piccolo gioiello da riscoprire, per gli amanti del noir, ma non solo, raffinato, seducente e carezzevolmente ambiguo.
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