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Anno edizione: 2016
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Leggere i libri di Maria Bettetini è sempre un piacere: libri estremamente complessi ma che danno tantissime informazioni e forniscono molti spunti di riflessione. Leggere "Distruggere il passato. L'iconoclastia dall'Islam all'Isis" è stato un vero piacere e ha fornito altri tasselli per la comprensione del passato e dell'oggi. Una frase che tanto deve far riflettere si trova nella magnifica introduzione: "Tutte le religioni hanno dovuto e dovranno fare i conti con le immagini. A dire il vero anche tutte le filosofie, perchè chiunque commerci con la verità non può tacere il falso, o dell'immagine del vero, che sono due cose a volte da intendere come distinte, a volte sovrapponibili. Quindi, sia che la verità risulti imposta da una fede, o indagata dalla fatica del pensiero, oppure dagli sforzi dell'ascesi, o dichiarata inaccessibile al pari si dovrà argomentare di immagini e finzioni. Se la religione ebraica ha fermamente delimitato il tema, mantenendosi alla lettera della prima "parola", del primo dei dieci comandamenti, e quindi praticando un'aniconia senza sconti; se il cristianesimo ha per duemila anni aborrito o amato le immagini, a seconda dell'epoca e delle decisioni dei papi, degli imperatori, dei riformatori, allora l'Islam avrà una posizione che dovrà tenere conto degli altri due monoteismi. L'Islam, infatti, si propone come religione che prende il meglio dai monoteismi che l'hanno preceduta, e sublima la loro storia e i loro valori in un monoteismo ultimo, dopo il quale non sarà da attendere altra rivelazione o altro progresso. Non è quindi "altro" rispetto a ebraismo e cristianesimo, e questo dati di fatto storico e teorico basterebbe a mostrare l'inconsistenza della contrapposizione tra "Occidente" e "Oriente, ossia i fedeli dell'Islam"." (pagina 13 del libro ""Distruggere il passato. L'iconoclastia dall'Islam all'Isis" di Maria Bettetini, Raffaello Cortina editore)
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