L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (1)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Lo incontrai in libreria di sfuggita un paio di volte, ma troppo ragazzo per tentare una conversazione adeguata e intimidito da quell'immediata gentilezza, rimasi ad ascoltarlo con quel sorriso e quell'attenzione che strappò a quei momenti un ricordo già fissato. Una voce soffice su una lenta camminata sorretta da un bastone, lo sguardo profondo e un portamento signorile, da gran signore. Parlava del suo amore per i libri e fece un rimando chiaro ad Anatole France e alla sua meravigliosa biblioteca, poi qualche accenno a Luzi e a Betocchi. Il dopo allinea le carenze, le educa, le istruisce, e prova un omaggio con le forze che può. E, dalla sua parte, la poesia non dimentica, non trascura, e giunge a destinazione anche da tratte insolite, deragliando su binari di sorprese senza sentirsi addosso il carico del tempo. Lo dice l'autore stesso in un verso che non stento a definire perfetto: "Il poeta, custode di infanzie future". Un canto di rimembranze e di attese, di sforzi ad accostare la vita, lucido smarrimento in ricerca, perché si manca e si è mancati sempre: "Versi più buoni non hai, forse,/ di quelli che taci, in certe/ ore moriture, e li vorresti/ porgere, ma non sai, accorto sì/ che la poesia giace al fondo,/ lì si attizza;/ e tu sei vivo solo nel profondo/ delle presenze, rare,/ che la vita ti affida,/ che, pure, un poco mortifichi:/ ma per tenerle care". Ma aleggia su tutto, con accenti di commozione infinita, questa costante dedica alla madre, un cercarla, riverirla, amarla oltre ogni freno e ogni stanchezza, un debito che è perenne germoglio di parola, mai doma, mai bastante: "Mamma di latte e di cielo,/ mia pignatta di saggezza/ che gorgogli/ e mi fai spogli i desideri/ che svisceri insinceri,/ da creatura a creatura,/ dal cuore tuo al mio./ La tua vecchiaia esige il sacrifizio/ d'ogni mio vuoto artifizio./ Madre, mio quaderno ingiallito/ di quanti dolori,/ sfogliami ancora colla tua ruvida grazia,/ dentro e fuori". Raccolta bellissima, da proteggere.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore