Compositore e teologo tedesco. Pastore luterano e docente di teologia, formatosi musicalmente sotto l'influsso di Stockhausen, si è avventurato in esplorazioni radicali del fenomeno «musica» con risultati che lo avvicinano a Kagel e a Cage, e che dagli anni '70 è andato organizzando per filoni sistematici. È partito da esperimenti sul rapporto musica-parola ricondotto alle radici fisio-antropologiche della fonazione (Maulwerke, 1968, Atemzüge, 1970-71, Lippenspiel, dal 1974, tutti per «apparato fonatorio» amplificato elettronicamente), estendendoli anche all'ambito della musica sacra in opere di caotico affastellamento di effetti fonici (il ciclo Für stimmen... missa est per coro e per organo, 1956-69). Ha poi indagato forme di musica concettuale («Meta-Musik»), con produzioni definibili solo in termini verbali (Glossolalie per parlatore e strumenti, 1959-61) oppure «da leggere» (Mo-No, 1969) o «da vedere» (Nostalgie per direttore solo, 1962; Espressivo per pianista 1961-63; fall-out per pianista e pubblico, dal 1965) o, ancora, come espressione di gestualità corporea (il ciclo Körper-Sprache, 1979-80). Più recentemente ha esplorato l'idea di tradizione, intesa quale processo infinito di trasformazione e rigenerazione dell'ascolto, con rielaborazioni di frammenti classici (ad es. Bach-Contrapuncti, 1970, Schumann-Moment, 1989) o di forme e generi tradizionali (Missa: Dahlemer Messe per soli, coro, orchestra e organo, 1984-87; Inventionen, 1988; Raumklang X, 1987-89), sino a inoltrarsi, da ultimo, nei labirinti inconsci della significazione musicale (Thanatos-Eros per 2 voci e orchestra, 1980-86; Circe, 1988). Da segnalare è anche la sua produzione teorica, in parte confluita nel volume Denkbare Musik (Musica pensabile, 1971).