Alice Walker è una scrittrice statunitense, vincitrice del premio Pulitzer nel 1983. Trascorsa l’infanzia in un villaggio di neri nel profondo Sud rurale, ha ottenuto una borsa di studio per l’università di Atlanta e si è impegnata nella battaglia per i diritti civili, poi rievocata nel romanzo Meridian (1976). Dopo il tentativo di ritrovare una patria spirituale in Africa (1964), ha ripreso l’attività politica e sociale a Jackson (Mississippi). Nel 1973 sono usciti Petunie rivoluzionarie e altre poesie (Revolutionary petunias and other poems, nt), il romanzo La terza vita di Grange Copeland (The third life of Grange Copeland) e il volume di racconti Amori e affanni: storie di donne nere (In love and trouble: stories of black women, nt). Il suo credo di womanist (femminista nera), per il quale le donne della sua razza sono «le autentiche eroine d’America», si esprime anche negli eccellenti racconti di Non puoi tenere sottomessa una donna in gamba (You can’t keep a good woman down, 1981) e in Possedere il segreto della gioia (Possessing the secret of joy, 1992). Nel romanzo Il colore viola (The color purple, 1981 - riedito in Italia da SUR nel 2019), che le valse il consenso del grande pubblico e il premio Pulitzer, ha elaborato un linguaggio altamente musicale da lei definito «black folk english». Donne alla tormentata ricerca della propria identità sono ancora protagoniste nei romanzi più recenti: Nella luce del sorriso di mio padre (By the light of my father’s smile, 1998), È il momento di aprire il tuo cuore (Now is the time to open your heart, 2004, nt). Tra le raccolte poetiche ricordiamo: Fiducia assoluta nella bontà della terra (Absolute trust in the goodness of the earth, 2003, nt) e Una poesia scese giù nel mio braccio (A poem traveled down my arm, 2003).
«I miei personaggi sono militanti, attivisti come me» afferma Alice Walker. Conoscere la loro storia «schiude tutte le possibilità di una trasformazione»
Fonte immagine: Illustrazione di Maria Calvaresi