"Regista, scenografo e costumista italiano. Studente d’architettura e precoce animatore di teatro a Firenze, tra gli anni ’40 e ’50 è assistente regista di M. Antonioni, V. De Sica, R. Rossellini e L. Visconti (quest’ultimo, tra il 1948 e il 1953, lo vuole anche come scenografo per opere di ?Cechov, Shakespeare e Williams). Celebrato regista di opere liriche (memorabili le sue messinscene di una Traviata con la Callas e di una Lucia di Lammermoor con la Sutherland), autore di una commediola cinematografica interpretata da N. Manfredi (Camping, 1957), si afferma definitivamente in teatro mettendo in scena opere del repertorio classico e contemporaneo. Per il cinema realizza tre patinati adattamenti shakespeariani (La bisbetica domata, 1967, con la coppia Burton-Taylor; Romeo e Giulietta, 1968, la cui vena romantica è sorretta da uno spiccato manierismo figurativo; Amleto, 1990, con M. Gibson), due film religiosi poco ispirati ma molto spettacolari (Fratello sole, Sorella luna, 1971; Gesù di Nazareth, 1977) e lacrimevoli melodrammi girati negli Stati Uniti (The Champ - Il campione, 1979; Amore senza fine, 1981). Nel 1988 realizza il mediocre biopic Il giovane Toscanini, cui seguono due scialbi adattamenti letterari: Storia di una capinera (1994) da G. Verga, e Jane Eyre (1995) da C. Brontë. Nel 2002, con Callas Forever, dirige F. Ardant in una sobria e partecipe rievocazione degli ultimi mesi di vita della grande cantante, scomparsa a Parigi nel 1977."