Gordon Lish è nato nello stato di New York, nel 1934. È stato la vera eminenza grigia della letteratura americana degli ultimi cinquant’anni. Tra il 1969 e il 1976 ha diretto l’Esquire. Soprannominato “Captain Fiction” per via del numero e del peso degli autori che ha lanciato (tra questi Richard Ford, Grace Paley, Amy Hempel, T.C.Boyle, David Leavitt), la sua fama sarà sempre legata all’«invenzione» del minimalismo che ha reso celebre e amatissimo Raymond Carver.
Nel 1977 viene chiamato a ricoprire il ruolo di direttore editoriale alla Knopf, dove rimane fino al 1995. In questi anni ha fondato e diretto diverse riviste d’avanguardia letteraria, tra cui Genesis West e The Quarterly lanciando ancora talenti di spessore e innovazione come Ben Marcus, Brian Evenson e Christine Schutt. Al suo ruolo di editor e direttore editoriale si è sempre affiancato l’insegnamento della scrittura.
Sui suoi seminari e sulle sue interminabili – fino a dodici ore senza interruzioni – e coinvolgenti lezioni circolano molti aneddoti.
Tra gli imperativi ossessivamente ripetuti in aula sono celebri: «Onora il tuo scopo»,«l’unico premio per uno scrittore è la possibilità di scrivere la frase successiva»,«dobbiamo sempre sentirci sulla soglia del nostro più grande inizio».
Molti dei suoi allievi e clienti hanno avuto una brillante carriera: oltre a un gran numero di scrittori si contano sceneggiatori, politici, saggisti, uomini d’affari. Grandi scrittori come Don DeLillo hanno riconosciuto la sua influenza sulla loro scrittura.
Lish è a sua volta autore di numerosi romanzi e raccolte di racconti. Romanzi sperimentali come Peru e Caro signor Capote (Nutrimenti, 2008), e racconti (Come scrivere un racconto, Racconti Edizioni 2022) testimoni di una ricerca stilistica che ha costretto la critica a scomodare paragoni con Beckett e Joyce.