Nedo Fiano è uno scrittore italiano sopravvissuto alla deportazione nazista nel campo di concentramento di Auschwitz. È uno dei più attivi testimoni contemporanei dell'esperienza dell'Olocausto nazista. Dopo la promulgazione delle leggi razziali fasciste nel 1938, Fiano dovette abbandonare la scuola a 13 anni perché di religione ebraica. Il 6 febbraio 1944 venne arrestato dalla polizia fascista e rinchiuso nel carcere di Firenze. L'11 maggio 1944 venne deportato, insieme con tutti i suoi familiari arrestati, presso il campo di concentramento di Auschwitz. L'11 aprile 1945 venne liberato dalle forze americane nel campo di concentramento di Buchenwald, dove era stato trasferito dai nazisti in fuga. È stato l'unico superstite della sua famiglia.
Ritornato in libertà, Fiano si è laureato presso l'Università Bocconi di Milano ed ha intrapreso la carriera di manager; nel 1985 ha fondato uno studio di consulenza aziendale. Ma la sua vita è stata sempre incentrata su una intensa attività di testimonianza e memoria dell'Olocausto. Nel 2003 ha pubblicato il libro A 5405. Il coraggio di vivere (Monti, 2003) nel quale ha raccontato la sua esperienza di deportato. È quotidianamente impegnato in attività di testimonianza attraverso conferenze ed incontri, in particolare con gli studenti. È stato uno dei consulenti di Roberto Benigni nel film La vita è bella. Il 7 dicembre 2008 ha ricevuto l'Ambrogino d'oro, conferitogli dal Comune di Milano. Il 22 maggio 2010 a Pontremoli ha ricevuto il Premio Bancarellino, per il libro Il passato ritorna (Monti, 2009); nel 2009 è uscito anche Berlino-Auschwitz...Berlino (Monti).