L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Prezzo minimo ultimi 30 giorni: 5,60 €
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Un ebreo come esempio" è un romanzo breve dello scrittore svizzero Jacques Chessex, che racconta un caso di cronaca realmente accaduto nell'aprile del 1942 a Payerne, un borgo del cantone di Vaud. In un momento storico così buio, anche in Svizzera si diffusero le idee razziste e i pregiudizi contro gli ebrei, accusati di essere sanguisughe che osavano arricchirsi, ostacolando gli affari degli onesti commercianti svizzeri. A fomentare gli animi un pastore protestante, Philippe Lugrin, uomo gretto e spietato, che "ha scelto il territorio della Broye per infiltrarsi tra i disoccupati, i piccoli contadini rovinati e gli operai che rischiano di perdere il posto. Nelle sale interne dei caffè di Payerne e della campagna circostante, questo personaggio tiene comizi violentemente fondati sull'odio verso gli ebrei e l'Internazionale Giudea". Il fuoco, si sa, divampa facilmente: uno degli ebrei deve pagare con la propria vita e rappresentare un monito per tutti gli altri. "Un ebreo come esempio" è un piccolo volume, che si legge in poco tempo, ma che ben descrive come l'odio e la follia umana, quando si mescolano, possano indurre a varcare il limite, a scegliere il Male, a portare alla luce il lato oscuro, a credersi un essere superiore. Come ben scrive l'autore, con uno stile ricercato e asciutto, è il racconto dell'imprescrittibile: "Ciò che non si perdona. Ciò che non sarà mai ripagato. Né dimenticato. Né prescritto. Nessun riscatto di nessuna specie. Il male assoluto, senza patteggiamento per sempre".
Questo romanzo breve di Chessex, il primo che leggo di questo autore, ha avuto il potere di lasciarmi attonito ed interdetto dalla ferocia insensata, aliena e nemmeno animalesca (perché gli animali se uccidono lo fanno per via di una ragione naturale insita in loro) della quale sono capaci gli esseri umani. Gli uomini che si macchiarono del delitto e poi dell'atroce dissezione del cadavere del povero e buono mercante Arthur Bloch, reo di essere nato ebreo, erano la feccia della società svizzera del paesino di Payerne, inutili reietti che abbracciando il nazismo e la sua folle teorie razziale di superiorità si sentirono in grado di nobilitarsi, cancellando il loro squallore coprendolo con la patina sporca dell'essere ariani. Dopo aver letto il libro, colpito dall'atroce fine di Bloch, ho cercato su internet una sua foto e ho visto il volto di un brav'uomo sui sessant'anni, morto senza rendersi conto di essere odiato dai suoi assalitori, per i quali era meno che un animale. Certo direte, alla luce della grande tragedia dell'olocausto, cosa può mai suscitare di così sdegnoso la morte, seppur violenta, di un sessantenne a fronte della morte di tanti bambini? Quello che ho trovato particolarmente disturbante è stata la convinzione di aver agito giustamente del bieco pastore Lugrin, vero presbitero del demonio, anche a distanza di vent'anni dagli avvenimenti a guerra ormai conclusa e la cieca, folle e criminale adesione al nazismo del manipolo di assassini che si macchiarono del sangue di Bloch, malgrado fossero tutti cittadini della neutrale, pacifica e democratica Svizzera. Atroce memento di come il male più disumano si nasconda anche nei luoghi più insospettati ed ameni e nei recessi delle menti di mediocri, vili e grigi esseri indegni di essere chiamati uomini.
Un capolavoro assoluto: da leggere e rileggere, su cui riflettere. Una storia vera e agghiacciante di tanto tempo fa, scritta al presente: perché un delitto come quello di cui si parla è imprescrittibile, non si perdona e non sarà mai né ripagato né perdonato; ogni uomo, di fronte a un delitto come quello di cui si parla, non può che dire "Signore, abbi pietà di noi". Un autore pressoché sconosciuto in Italia, che racconta della propria vita con uno stile terribilmente asciutto, quasi giornalistico, incredibilmente coinvolgente. Un libro e un autore indimenticabili.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore