Erranti senza ali
- EAN: 9788868435578

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14/09/2016 11:13:22
Con Failure (2007), Schultz vinse il Premio Pulitzer. Da questa raccolta, che proprio al fallimento umano (espresso dalla fragilità mentale, dall'esclusione sociale, dalla povertà intellettuale e materiale del suo ambiente nativo) era intesa a offrire un solidale e affettuoso omaggio, sono tratte le quattro sezioni di Erranti senza ali. Chi sono questi erranti è presto detto: i vinti della storia, le persone che trascorrono la loro esistenza senza lasciare traccia di sé, prive di qualsiasi aspirazione alla trascendenza, costrette alla pura lotta quotidiana del sopravvivere. Parenti e amici, la madre umiliata in lavori sfibranti, il padre odiato per la sua violenta e castrante nullità. Erranti senza riposo e persi nelle loro colpe, senza possibilità di redenzione: erranti come l'ebreo che vaga per il globo non sapendo dove fermarsi, scontando una condanna più divina che storica. Così Schultz inventa un alter ego, un dog-walker di New York che porta a passeggio, attraverso il Village, la Washington Square o il Central Park, i cani aristocratici dei ricconi: quadrupedi dalla tosatura costosa, dai nomi altosonanti, cagnoline sexy, barboncini incappottati elegantemente, alani imponenti. Mescolandosi all'umanità più varia, il dog-walker si annulla come persona, riducendosi ad accompagnatore-servo di viziati animali domestici. Le sue minime considerazioni filosofiche sulla superiorità canina rispetto all'egoismo superficiale degli esseri umani sono inframezzate da flashback che hanno la crudele evidenza di incubi (il ricordo dell'11 settembre, la morte del padre e della nonna, la perdita della cagnolina più amata nell'adolescenza, la malattia mentale, il lavoro nero come operaio edile): e la colloquialità dello stile bene si accorda col tono (talvolta ironico, sferzante, e più spesso commosso, malinconico) di tutta la raccolta, intenerito omaggio alla sconfitta: «Mi spaventava tutto quello che amavo. / Era questo il fallimento? - / Una paura senza fine?»
