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Anno edizione: 2018
Anno edizione: 2018
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Il finale è crudo lo ammetto.... E non condivido le recensioni qui elencate... Quando si legge bisogna riflettere Anzi è un opera da leggere.... L'autrice dice :conosco questo cliche' che il mondo mi attribuisce, mi dipinge come un autrice di romanzi erotici...... E posso solo rallegrarmi se questo luogo comune s'infrange. D'altra parte non mi irrita affatto, poiché la sessualità e il crimine hanno effettivamente un posto preciso nella mia opera. Il crimine funge da valvola di sfogo della violenza latente nella società, che in esso significativamente si scarica.... E la sessualità è il luogo in cui la violenza trova una via d'uscita nel senso indicato dalla Bachmann, secondo cui il fascismo dopo il 45 si è annidato nella famiglia, nella sessualità e nella repressione e violenza esercitata sui figli..... Una grande artista
Lento, sconclusionato a tratti incomprensibile. Se non siete premi nobel per la letteratura o laureati in questa dottrina, lasciate perdere.
Ho letto questo romanzo per riposarmi un pò tra il primo e il secondo volume de L'uomo senza qualità di Robert Musil, viennese pure lui, ma questa lettura è stata tutto meno che riposante. Forse non ero nella giusta forma psicofisica raccomandata da Massimo, ma mi ha scioccata, cosa che non mi accade facilmente, mi aspetto sempre il peggio. Lo stile letterario più raffinato al servizio della perversione e delle più gretta abiettezza. Certamente difficile da digerire, sarà impossibile da dimenticare, anche se non son sicura in senso positivo. Molto più perverso de La Pianista, sebbene i temi cari all'autrice siano gli stessi: la musica, il voyeurismo sessuale, la frustrazione sessuale, la sporcizia del corpo, il sadismo, la violenza, la malattia mentale, l'autolesionismo, la differenza di classe, l'invidia. Il voto riflette il giudizio obiettivo sull'opera d'arte e non sul suo messaggio distruttivo. Lo consiglio solo a chi è molto forte per sopportarlo.
Recensioni
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