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Anno edizione: 2021
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Scrivo questa recensione sperando di leggere presto un altro libro di Spallone! Libro mai banale, mai noioso! Il lettore viene portato abilmente in luoghi cupi e inquietanti! Sospeso tra realtà e inconscio! Consiglio la lettura a tutti coloro che, prima di andare a dormire, controllano scrupolosamente sotto il letto!
Una recensione per invitare Spallone a scrivere ancora! Ho trovato “Eterno Autunno” un libro avvincente, mai banale, che guida il lettore in luoghi cupi, inquietanti, dove i protagonisti delle singole storie diventano parte del lettore stesso! Un viaggio nella mente dell’essere umano che, una volta adulto, continua ad avere paura del mostro nascosto sotto il letto!
Eterno autunno di Luca Angelo Spallone contiene dodici racconti. Ci sono racconti lunghi e racconti più brevi; tutti sono storie dell’orrore, storie oscure, storie macabre e raccapriccianti. Spesso abbiamo a che fare con racconti che restano in sospeso, che non hanno una vera e propria fine. Se avete letto qualche libro di Stephen King sapete cosa intendo; ed effettivamente qualche racconto sembra proprio richiamare le storie dell’autore americano, o per lo stile o per l’evoluzione della storia. Specifico che non ho mai avuto l’impressione che l’autore volesse copiare King, ho più che altro avuto l’idea che King sia stato una fonte di ispirazione. Riesco a scrivere questa recensione dopo un bel po’ di giorni dalla lettura del libro e andando a rivedere i titoli dei racconti mi rendo conto che alcuni di essi me li ricordo come se li avessi letti ieri. Il ragno, il racconto che apre la raccolta, me lo ricordo bene; questo mi ha ricordato molto King, anche troppo forse, ma rimane uno dei miei racconti preferiti della raccolta. Questo racconto assieme a I vermi sono i due che ho trovato più raccapriccianti e che mi hanno provocato anche un po’ di ribrezzo e nausea, probabilmente perché gli animali coinvolti non sono dei più coccolosi e piacevoli. Mi ricordo bene Gran Caffè Nostradamus, Rosso sangue, La cicatrice e L’Urlo Muto. Mi rendo conto che sono quelli che mi sono piaciuti di più e che soprattutto mi hanno dato da pensare. Non posso poi non citare Eterno Autunno, il racconto che dà il nome all’intera raccolta nonché il racconto più lungo e il mio preferito tra tutti. Qui l’autore si è decisamente sbizzarrito con la fantasia. Davvero bello. Sono racconti che bene o male hanno al centro le relazioni, con sé stessi e/o con gli altri; racconti che mettono in risalto il meglio e il peggio degli esseri umani coinvolti; racconti che mettono in scena stati d’animo inquieti, angosciati, penosi e selvaggi. [continua sul blog]
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