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Come spesso accade - lo possiamo riscontrare ogni giorno attraverso le sempre più numerose frodi alimentari - l’intera storia dei falsi nasce con l’espansione del commercio delle opere d’arte e soggiace a delle vere e proprie ‘correnti’ o leggi di mercato che inseguano e nutrono le mode presenti nelle società in un determinato periodo storico. Tale fenomeno era già largamente diffuso nell’antica Roma, dove molti oggetti venivano spacciati per opere di grandi maestri. Plinio il Vecchio ricorda - ad esempio - che il noto bronzista Zenodoro (I sec. d.C.), a servizio del governatore della Gallia Dubio Avito, eseguì la copia di due preziose tazze d'argento dello scultore greco Kalamis (IV sec. a.C.): erano così perfettamente cesellate da non potersi distinguere dalle originali (ut vix ulla differentia esset artis). Del resto il diritto romano non contemplava il falso d’autore. La contraffazione nell’arte è tema fascinoso, innegabilmente, e fonte inesauribile di studi e di ricerche, che oggi si avvalgono anche delle più moderne tecnologie messe a disposizione dalla scienza. Una bella sintesi - aggiornatissima - la si può trovare nel volume con cui vedono la luce gli Atti del Convegno interdisciplinare tenutosi a Palazzo Altemps nell’ottobre del 2018: "Falso! Il patrimonio culturale e la difesa dell’autenticità". Il libro è curato da Giuliana Calcani - che da alcuni anni dirige il prestigioso “Laboratorio del falso” presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi Roma Tre - e l’argomento di discussione (ricco di esempi e di aneddoti noti e meno noti) non è mai dissociato dalla dimensione criminale alla base del fenomeno trattato. Preceduto da quattro stimolanti Prefazioni, fra cui evidenzio la prima di Giuliano Volpe, il volume si divide in sei sezioni dove, ad un’ampia prospettiva metodologica e critica, si affiancano una serie di contributi interdisciplinari firmati da esperti e da docenti di altissimo prestigio.
Il testo offre, in modo completo e ben strutturato uno studio sull’argomento del Falso d’Autore, con casi elaborati in modo chiaro e corretto. Il Falso d’Autore ha origini secolari, quasi senza tempo, ma quando lo sviluppo di questa arte “ingannevole” diventa mercato, crescendo in modo fortemente esponenziale, è lì proprio lì che diventa reato e si trasforma in un obbiettivo, non solo per fanatici e ingannevoli acquirenti, ma anche per chi indaga su questo fenomeno per combatterlo.
Un libro molto interessante e con un rigore scientifico a 360 gradi. Facile da leggere , inoltre il testo affronta argomenti molto complessi, come "le diagnostiche tra umanesimo e tecnologia". Un libro multidisciplinare per tutti coloro che sono interessati a viaggiare nel mondo "del falso".
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