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Un male antico si nasconde nella città di pietra.
«Erano ombra senza peccato, impossibili da punire e impossibili da perdonare, che restavano per sempre nelle cose, come la terra della sua Basilicata, la pietra che assorbe e non restituisce»
Accadono fatti terribili nella terra di mezzo tra Matera e Potenza, frontiera selvaggia che si ripiega su se stessa come le ripide gole che la solcano. E così una notte di giugno, nei calanchi vicino Pisticci, un uomo e una donna vengono assassinati brutalmente. Lui è Sante Bruno, architetto con entrature che contano. Lei, Floriana Montemurro, una ragazza bellissima, figlia di un potente notabile. Il duplice omicidio scuote la monotonia di una provincia in cui il pettegolezzo vola di bocca in bocca e le lingue sono affilate come rasoi. Indagare sul caso tocca a Loris Ferrara, magistrato in crisi che vuol rifarsi una vita, e all'anatomopatologa Viola Guarino. Abilissima nel leggere la scena del crimine, convinta sostenitrice dei metodi scientifici d'indagine, la Guarino ha un sesto senso prodigioso. "Strega" la chiamavano da bambina. "Strega" pensano oggi di lei i suoi concittadini. E del resto, è la nipote di Menghina, celebre lamentatrice funebre della Lucania, una che ha trasformato la morte in professione e di stranezze se ne intende. Turbata dai sentimenti che prova per l'ombroso Ferrara, Viola si getta a capofitto nell'inchiesta. Mentre incombono i preparativi per Matera 2019 Capitale della Cultura e il futuro si porta appresso milionarie speculazioni sugli antichi Sassi, dovrà confrontarsi con i misteri di un Sud in cui tutto sta cambiando anche se nulla cambia mai davvero. Piera Carlomagno svela, con eleganza e discrezione, il male profondo di una terra insieme ai tormenti e alle malinconie delle donne che la abitano.
Intrigante sotto molti punti di vista, ti trasporta in una realtà che sembra lontana, ambientato ai giorni nostri ma con forti radici legate al passato.
Primo libro che leggo dell'autrice e devo dire che mi è piaciuto. Un giallo scritto molto bene, con descrizioni dei luoghi ricche e veritiere. È stato bello leggere di luoghi che io conosco. I personaggi principali sono molto diversi tra loro ma si completano a vicenda e non nego la curiosità di sapere come andrà a finire tra di loro, quindi aspetto una nuoo caso da risolvere.
Una Favolosa estate di morte è stato per me un libro strano, malgrado il positivo approccio ad una storia recensita positivamente e quindi che prometteva bene ho trovato la prima parte, ben oltre cento pagine, noiosa,lenta ed incapace di decollare arrivando quasi a metterlo da parte come tutti i libri che si rivelano poco interessanti. Poi improvvisamente la storia si è accesa, ha svelato una trama che si è caricata di interesse, un giallo sofisticato, carico di tensione, il tutto ambientato nella magnifica Basilicata, tra l’incanto di Matera e le meraviglie dei calanchi. Una storia che somiglia molto a quelle terre, apparentemente aspre e severe ma capaci di grandi exploit, di grandi coinvolgimenti,al punto che strega il lettore fino alla corsa al finale a cui non si può e si vuole sottrarre.
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