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Un libro scioccante, pazzesco che ti incolla alle pagine, per non parlare dell'inserto fotografico. Arrivi alla fine e non sai se odiare o amare queste donne kamikaze, attentatrici, tradite persino dalle loro stesse madri, dai loro padri, donne che vivono in un mondo per noi inconcepibile. Chiudi il libro e ti chiedi come può essere vero? Purtroppo lo è stato e credo lo sia ancora La giovane autrice è fenomenale.
Un libro sconvolgente che dà voce a chi voce solitamente non ha:le attentatrici suicide cecene. Queste donne (sarebbe meglio dire ragazze,visto che in alcuni casi si tratta di minorenni) vengono vendute da genitori o fidanzati a reclutatori privi di scrupoli che le infarciscono di fanatismo islamico per poi trasformarle in bombe umane pronte a colpire "per la libertà della propria patria".Purtroppo nella società cecena (o forse in quella islamica in generale),la donna,specie se vedova,nubile,o comunque priva di una figura maschile alle proprie spalle,conta molto poco ed è facilmente manovrabile;proprio per questi motivi viene mandata al massacro. Quello che più turba è che il governo russo,molto probabilmente (per non dire sicuramente),sia al corrente dell'identità degli spietati reclutatori di donne kamikaze e che addirittura offra loro copertura.Questo atteggiamento molto,troppo "permissivo",lascia intuire che a Putin e soci faccia comodo questa situazione di terrore,poichè agli occhi del mondo intero si figura molto meglio a non concedere l'indipendenza ad uno stato di terroristi che a uno stato che cerca di far valere civilmente i propri diritti.
Un breve libro "shock", risultato del lavoro di un anno di una giovanissima giornalista russa sulla domanda: perchè i kamikaze in Cecenia sono solo giovani donne? Ne risulta un lavoro eccellente, una grande inchiesta raccontata con umanità, con chiarezza, con la giusta sintesi, senza posizioni di parte, falsi moralismi e condanne pregiudiziali. Emerge solo la grandissima amarezza e la condanna per una condizione delle giovani donne cecene senza via d'uscita, per una popolazione schiacciata tra la violenza dell'esercito russo e quella degli estremisti islamici, alla fine funzionali anch'essi alla spietata repressione del governo. Ne emergono figure di giovani donne che quasi sempre non avrebbero voluto morire, ma si fanno o vengono fatte esplodere per una scelta obbligata dalla disperazione e da una morale quasi tribale, o peggio vendute alla morte dai propri fidanzati, fratelli o padri. per me un'altra sorpresa è stata realizzare fino a che punto arriva la violenza dell'esercito russo: non si tratta di "semplici" bombardamenti ed esecuzioni della popolazione anche innocente, ma di torture e rappresaglie degne dei nazisti. E' significativo come dalla nostra informazione non si sappia veramente nulla del conflitto ceceno, o meglio si sappia quel poco che è funzionale al "non pestare troppo i piedi" ad un cosiddetto amico di Berlusconi. In questo inizio di millennio in nome della lotta al terrorismo si giustificano le più sfacciate violazioni dei diritti umani.
Recensioni
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"Io scrivo di donne... kamikaze, che fanno saltare in aria il mio paese. Io vi voglio raccontare chi sono. Voglio che conosciate ognuna di loro di persona. Che sappiate come e perché si fa saltare in aria". Una giovane giornalista russa, disapprovata e scoraggiata da tutti i suoi compatrioti, non rinuncia tuttavia a interrogarsi su che cosa ha mosso il tragico destino di queste donne. E' questo un libro scritto da una donna che parla di donne, in buona parte sue coetanee. Julija Juzik ha trascorso un anno in Cecenia per ricostruire queste vite votate al martirio, raccogliendo granelli di verità per capire l'esplosione di un fenomeno (il conflitto ceceno è quello dove si contano il maggior numero di donne kamikaze) che era del tutto estraneo alla storia e alla cultura del Caucaso e il segreto racchiuso nella vicenda di ogni singola. "Una verità - scrive l'autrice - c'è sempre. Bisogna solo trovarla. E' da qualche parte, tra le propagande: quella dei ceceni e quella dei nostri servizi segreti". Queste donne si sono fatte saltare in aria per un'idea? Per un uomo? O forse perché non avevano scelta? L'edizione è corredata da un dossier fotografico di sedici pagine.
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