L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2014
Anno edizione: 2014
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Oggi, a distanza di tempo, forse poco, sembra facile giudicare un periodo colmo di contraddizioni. Il libro è "bello" come la maggior parte di quelli di Pansa; personalmente non me la sento di assolvere la XMAS, anzi...
Questo libro ha consentito a me , uomo di sinistra, di comprendere quel periodo di storia militare e personale di mio padre, un figlio dell'aquila.E mi ha fatto vivere forti emozioni. Consiglio , per avere un quadro completo dello stato psicologico di chi ha vissuto con il fucile in braccio quegli anni, di leggere i libri di Beppe Fenoglio ( questa volta l'io narrante è un partigiano che ha di fronte i marò della San Marco) . Come ha scritto Calvino : " siamo tutti uguali di fronte alla morte, ma non di fronte alla storia".
Affronta con franchezza tematiche prima ritenute indegne di essere diffuse.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Giampaolo Pansa affronta in questo suo ultimo libro un tema "scomodo". Racconta la guerra civile, che tra il 1943 e il 1945 ha lacerato l'Italia, vista "dall'altra parte", ossia da quella degli sconfitti, delle migliaia di giovani che scelsero la Repubblica sociale di Salò e vollero combattere l'ultima battaglia al fianco di Mussolini. L'autore non smentisce le proprie radici antifasciste, ma cerca di capire le ragioni di chi si schierò con la repubblica del Duce. Scavando nella memoria di un'anziana testimone, ricostruisce le vicende di uno di questi figli dell'Aquila, spesso giovanissimi militanti fascisti oppure ragazzi che volevano riscattare il disonore dell'8 settembre. Tra essi c'è anche Bruno. Arruolato nella X Mas e poi nel Battaglione Barbarigo, inviato sul fronte di Anzio e in seguito in Germania, nel campo di addestramento di Grafenwöhr, infine rientrato in Italia fra i Marò della Divisione San Marco, il giovane vivrà la stagione più sanguinosa del conflitto fino all'aprile del 1945 e oltre, quando i massacri dei prigionieri fascisti a guerra finita potranno solo aggiungere barbarie alla barbarie. I paesaggi di questa triste storia sono popolati non solo di azioni militari ma anche di vendette contrapposte, agguati, rastrellamenti, esecuzioni sommarie e rappresaglie che ritraggono con veridicità il clima di quell'epoca. In essi si muove una folla di personaggi reali noti e meno noti: oltre a Hitler, Mussolini, Graziani, Pavolini e Ricci, compaiono il principe Borghese, gli ufficiali del Barbarigo, i generali tedeschi, da Kesserling a Vietinghoff, i partigiani delle Langhe e dell'entroterra savonese-alessandrino dove si svolse gran parte delle vicende raccontate. Tutto rivive in una rievocazione singolare che ha il ritmo e le suggestioni del romanzo ma in cui ogni particolare è ricostruito storicamente, fino al dettaglio. Una vicenda di guerra e morte che nasconde anche una intensa storia dal sapore d'altri tempi, strappata all'oblio dalle parole di Alba. Una donna ormai calata nel presente che ha imparato la lezione della storia e vuole denunciare a tutti l'inutile spietatezza delle guerre civili.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore