Il figlio del silenzio

Libro di grande speranza che insegna come rialzarsi nei momenti bui e tristi della vita. Libro che ti coinvolge emotivamente dalla prima all'ultima parola e dove si evince tutta la forza, tutto il coraggio e l'amore di una madre. Madre capace di andare oltre i pregiudizi e le convenzioni sociali, capace di sconfiggere e distruggere quella patologia, che così tanto dolore ha provocato, rendendola invisibile agli occhi del mondo.

Un libro che consiglio vivamente di leggere, anche perché si legge tutto d'un fiato! Monica ha saputo ben descrivere il problema della sordità che colpisce improvvisamente suo figlio Matteo. Le varie disavventure che ha dovuto affrontare insieme a suo marito Marco, sempre accanto, sempre insieme, uniti contro tutto e tutti, medici e insegnanti in primis, perché la sordità, ancora oggi, e un tabù! Tutto ciò dimostra che l'amore per un figlio vince su tutto!

Il figlio del Silenzio narra un’esperienza toccante che solo le donne e madri sanno raccontare. Il libro è ricco di spunti e di riflessioni che coinvolgono tutta la sfera sociale e umana delle persone, di cui voglio evidenziare due aspetti: la Famiglia e la Scuola, parole volutamente scritte con le iniziali maiuscole. La Famiglia: emerge in tutta la sua vitale importanza il ruolo fondamentale di Marco, marito di Monica, sempre presente e comprensivo al fianco della moglie per sostenerla nel percorso sanitario, per ridare l’udito a Matteo e nell’estenuanti battaglie contro il “pregiudizio”, complicate dall’appartenenza a una piccola comunità ove la “diversità” fa ancora paura. E’ talmente forte il legame, le vicende lo consolidano ancor di più, che sfocia nel desiderio di avere un altro figlio concretizzatosi con la nascita di Desirée. La Scuola: dalla lettura del libro non ne esce bene, anzi decisamente male, a partire dagli insegnanti, dal personale scolastico, dagli Amministratori e dipendenti del piccolo Comune, complicato da genitori pregiudizialmente ostili, tutti impreparati per affrontare l’handicap di Matteo. In questa vicenda in tanti hanno perso la “dignità”, solo la forza di una MADRE CORAGGIO, perno insostituibile della famiglia che si batte tutti i giorni per far conoscere le problematiche legate alla sordità e quindi contribuire ad una società migliore, ridanno speranza. Avezzano 6 maggio 2018 Antonino Petrucci