Nome d'arte di Suzanne Georgette Charpentier, attrice francese. Esordisce giovanissima in un ruolo secondario in Napoléon (1927), capolavoro sperimentale di A. Gance, e con l'avvento del sonoro raggiunge la notorietà interpretando con rara intensità ruoli di eroine sfortunate e patetiche in film quali Per le vie di Parigi (1932) di R. Clair, Maria, leggenda ungherese (1932) di P. Fejós, Vigilia d'armi (1935) di M. L'Herbier, con cui vince la Coppa Volpi alla Mostra di Venezia e, soprattutto, Albergo Nord (1938) di M. Carné, che la consacra tra le migliori attrici del cinema francese degli anni '30. Emigrata negli Stati Uniti e sposatasi con T. Power nel 1939, partecipa a una serie di film commerciali, senza però riuscire a emergere. Rientrata in Francia dopo la guerra e il divorzio, non riesce più a rinnovare il successo. Dopo il ritiro nei primi anni '50, torna eccezionalmente sulle scene una sola volta per interpretare Violene in Bonaparte et la révolution (1971) del «grande vecchio» del cinema A. Gance.