Propr. Clifford Parker R., attore statunitense. Esordiente di carattere nel dramma corale Picnic (1956) di J. Logan, si vede affidare dalla Columbia un impegnativo ruolo di coprotagonista drammatico (Foglie d'autunno, 1956, di R. Aldrich). È incline all'azione bellica, ricca di problematiche (Il nudo e il morto, 1958, di R. Walsh) o agiografica (PT 109, posto di combattimento, 1963, di L. Martinson), come al thriller metropolitano cinico e rapido (La vendetta del gangster, 1961, di S. Fuller) e al film spionistico dai risvolti ironici (50.000 sterline per tradire, 1965, di B. Dearden). Messo alla prova in ruoli di incalzante verbosità (L'amaro sapore del potere, 1964, di F.J. Schaffner), vince l'Oscar nei panni di un ritardato (I due mondi di Charly, 1968, di R. Nelson). Poco sfruttato nella commedia (Masquerade, 1967, di J.L. Mankiewicz), torna al film bellico (Non è più tempo di eroi, 1970, di R. Aldrich) e spionistico (I tre giorni del Condor, 1975, di S. Pollack) con una sortita nel western realistico (La banda di Jesse James, 1971, di P. Kaufman) e nel thriller hitchcockiano (Complesso di colpa, 1975, di B. De Palma). Protagonista, regista e produttore di un buon dramma descrittivo (Il re del rodeo, 1971), ripete malamente la formula con Il pilota (1979). Denunciate le malversazioni nella Columbia, viene parzialmente (Star 80, 1983, di B. Fosse) ostracizzato dal cinema in favore di una già florida carriera televisiva. Successivamente compare in Fuga da Los Angeles (1996) di J. Carpenter e Spider-Man 1, 2 e 3 (2002, 2004 e 2007) di S. Raimi.