Nome d'arte di David Dixon O'C., attore statunitense. Precocissimo ballerino del vaudeville, esordisce nel cinema tredicenne, presto comprimario in produzioni di pregio (Beau Geste, 1939, di W. Wellman). Negli anni '50 la vigorosa verve comica (Il lattaio bussa una volta, 1950, di C.T. Barton), già funzionale a brillanti parodie del western (Colpo di scena a Cactus Creek, 1949, di C. Lamont) o del genere piratesco (I filibustieri delle Antille, 1951, di C.T. Barton), è calibrata sui ritmi del musical movimentato e vivace (Cantando sotto la pioggia, 1952, di S. Donen e G. Kelly) o di meno originali trasposizioni da Broadway (Quadriglia d'amore, 1956, di R. Lewis). È tuttavia a partire da Francis, il mulo parlante (1950), comicità per famiglie premiata dal pubblico, che raggiunge l'apice della fama, protagonista in sei dei sette film della serie, tutti diretti da A. Lubin. Successivamente è anche interprete di Ragtime (1981) di M. Forman e Gli impenitenti (1997) di M. Coolidge.