Compositore franco-belga. Studiò a Liegi violino, clavicembalo e composizione; in seguito, venuto in Italia con una borsa di studio, fu allievo di G.B. Casali a Roma ed ebbe contatti con padre Martini e N. Piccinni. Nel 1766 si trasferì a Ginevra e l'anno dopo a Parigi, ove il trionfo di Le huron , nel 1786, lo consacrò definitivamente come compositore teatrale. Durante la rivoluzione fu ispettore degli studi al conservatorio e successivamente fece parte dell'Institut de France. Si ritirò poi nell'Ermitage di Montmorency, già residenza di J.-J. Rousseau, dove trascorse gli ultimi anni della sua esistenza. Le sue opere rispecchiano le aspirazioni brillanti e sentimentali dell'epoca. La spiccata sensibilità scenica, la grazia e la spontaneità melodica, la capacità di unire strettamente parole e musica, gli attirarono fama e successo duraturo; ebbe l'ammirazione, fra gli altri, di Diderot e di Rousseau. Particolarmente importanti nella sua lunga serie di opere (una sessantina) sono: Lucile (1769); Le tableau parlant (1769); Zémire et Azor (1771); Céfale et Procris (1775); Le jugement de Midas (1778); Richard Coeur-de-Lion (1784), il suo capolavoro; Roaul Barbe-Bleue (1789); Guillaume Tell (1791); Elisca (1799). Pubblicò inoltre Mémoires ou Essais sur la musique (3 voll., 1797) e compose musica sacra, 6 quartetti, romanze e inni patriottici.