Vegetarianismo, frugalità e ascetismo nella filosofia antica. Analisi e commento del I Libro del «De abstinentia» di Porfirio

Prima di acquistarlo ero un po' titubante, pensavo mi sarei potuta imbattere in una sorta di "politicizzazione" e, invece, leggendolo mi sono ricreduta. E' un saggio davvero splendido! Pochi saggi di storia della filosofia hanno il pregio di essere scritti così bene come questo. Si evita ogni capziosità, lunghi "giri" di parole e la classica, orribile e noiosa "spocchia" di molti saggi. Brevi pagine di commento al "vegetariansimo" nella filosofia antica e più in particolare alla visione di Porfirio, ma dense e ricche di tutto quanto "c'è da dire". Non si aggiunge - si evita quindi di "inventare - nulla di più di quanto non possa essere sostenuto da fonti certe. Complimenti all'autore per l'onestà intellettuale. Lo consiglio di acquistarlo anche come piacevole lettura per accrescere il proprio bagaglio culturale.

L'esposizione della ricerca è lineare ed il testo è di piacevole lettura. Il maggior pregio di questo saggio è la sua capacità di fornire, man mano che viene analizzata la fonte primaria, notizie storico-filosofiche di difficile reperibilità, le quali possono certamente arricchire il nostro bagaglio culturale, come anche essere fonte di ispirazione per altre letture o ricerche. Consiglio questo "viaggio".

Attraverso una puntuale e precisa analisi del De abstinentia del neoplatonico Porfirio, analisi che ha il pregio di attualizzarne l'opera senza disperdersi in eventuali considerazioni di carattere puramente critico-filosofico, l'autore fa un ampio excursus di una parte del dibattito filosofico antico intorno alla dieta vegetariana, sulla condizione degli animali e, soprattutto, su una problematica etica allora fondamentale, quella di considerare l'astinenza dagli animali indispensabile per il filosofo. Porfirio, già a suo tempo, aveva sistematizzato e concluso questo dibattito, e perciò viene oggi ripreso dall'autore come una fonte primaria indispensabile. E così, l'autore, oltre a fornirci una maneggevole ed utile introduzione a questo non facile trattato, ci fornisce anche le direttive essenziali per comprendere la valenza etica e filosofica del vegetarianismo. Il saggio è breve e scorrevole e non perde mai di vista le fonti primarie e gli aspetti antropologici. In quanto ricco di ottimi spunti, ne consiglio la lettura soprattutto a chi come me volesse svolgere un lavoro di ricerca in quest'ampia e articolata tematica.