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«Tanto per cominciare, Zooey era un giovanotto piccolo, dal corpo estremamente esile. Da dietro (soprattutto dove gli si vedevano le vertebre) sarebbe quasi potuto passare per uno di quegli sparuti bambini di città che ogni estate vengono spediti alle colonie a ingrassarsi e prendere il sole. Visto in primo piano, di faccia o di profilo, era straordinariamente, spettacolosamente bello. La sorella maggiore mi ha pregato di dire che assomigliava all'"esploratore mohicano ebreo-irlandese dagli occhi azzurri che morí tra le vostre braccia al tavolo della roulette di Montecarlo". Secondo un'opinione piú generale e meno campanilistica, a salvare in extremis quel volto dall'eccessiva bellezza, se non addirittura dallo splendore, era un orecchio che sporgeva leggermente piú dell'altro. Per conto mio, comunque, non condivido affatto né l'uno né l'altro di questi punti di vista. Ammetto che il volto di Zooey fosse un volto bellissimo, quasi perfetto. Come tale, naturalmente, era passibile di quella stessa varietà di giudizi scorrevoli, imperterriti e spesso capziosi cui è soggetta ogni autentica opera d'arte. Penso resti solo da aggiungere che una qualunque delle cento minacce giornaliere – un incidente d'auto, un raffreddore di testa, una bugia prima di colazione – avrebbe potuto deturpare o imbruttire la sua generosa bellezza nel giro di un giorno o di un minuto. Ma quello ch'era indeteriorabile, quello che qualcuno ha categoricamente definito una gioia di tipo imperituro, era un autentico esprit impresso su tutto il suo viso, specie negli occhi, dove attirava l'attenzione come una maschera di Arlecchino, e a volte disorientava.»
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Ascolto un' intervista di uno scrittore che amo e dice che un libro incredibilmente sexy letto da giovane fu franny e zooey.sono quindi un lettore tardivo di questo capolavoro di Salinger,secondo me superiore a Holden.libro piccolo ma non facile da leggere, Salinger è un grande scrittore e si, incredibilmente sexy
I due fratelli Franny e Zooey, sullo sfondo il resto della famiglia Glass, in due racconti dove i personaggi sono delineati in maniera magistrale e descritti nella loro “anormalità” e nel loro distacco verso la società, al punto da affermare “... che le sole persone con cui vorrebbe davvero andare a bere qualcosa da qualche parte o sono morte o non sono disponibili.”
Ha scritto per tutta la vita, ma ha pubblicato solo il giusto per capire che non voleva avere più nulla in cambio - «Solo così la felicità non mi sarà preclusa» - e probabilmente così è stato: volontariamente recluso e felice fino a novantuno anni acquattato nel fulgido foliage del New Hampshire. Perciò, se dopo Holden uno si è sentito un po' orfano, non rimane che questo gruppo di famiglia in un interno (anche se il figlio ha 'minacciato', a breve, la pubblicazione di decine di inediti) che, per certi versi, gli è superiore. Consiglio il film "Rebel in the Rye" del 2017, che ne delinea molto bene l'uomo, lo 'scrittore del no' (vedi Vila-Matas, 'Bartleby e compagnia' - consigliato!), e le ragioni della sua eclissi.
Recensioni
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