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Premi
2001 - Golden Globe - Miglior attrice in un film commedia o musicale - Clooney George
L'impronta dei fratelli Cohen è inconfondibile: film surreale con protagonisti a metà tra lo scemo a metà o per intero, che comunque risultano a loro modo degli eroi.
L'odissea folle e cialtrona di tre disperati, puro stile Coen. Bellissimo.
Ciò che mi ha fatto innamorare di questo film è la colonna sonora, oltre all'interpretazione di Clooney, veramente spettacolare (senza nulla togliere agli altri due evasi). La storia dovrebbe essere una sorta di rivisitazione della storia di Ulisse (lo si capisce anche dai nomi dei protagonisti), nella quale questi 3 carcerati evasi cercano, appunto, di tornare a casa. Se ne vedranno delle belle, tra sirene che lavano i panni al fiume e "ciclopi ciechi". La storia è molto bella, scorrevole, l'interpretazione dei protagonisti è egregia, soprattutto quella di Cloonye, ma ripeto, la cosa a mio avviso più bella di questo film è la colonna sonora, con dei pezzi blues e country che ancora canto e mi ascolto sempre volentieri. Consigliato.
Recensioni
Un capolavoro metaforico, divertente e citazionista
Trama
Durante la Grande Depressione (probabilmente nel 1932) tre delinquentelli evadono, incatenati, dai lavori forzati nel Mississippi per recuperare un tesoro che non esiste. Attraversano tragicomiche peripezie, scampano due volte alla forca finché, grazie al successo di una improvvisata incisione del classico "I'm A Man of Constant Sorrow", riescono a cavarsela. Buffonescamente ispirato all'Odissea (Tiresia, le sirene, Polifemo e una Penelope prolifica e ringhiosa che si chiama Penny), l'8° film dei fratelli Coen è una "malincomica", mimetica e centrifuga commedia musicale di viaggio.
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