Il Futurismo compie 110 anni: romanzi e saggi


La letteratura esaltò fino ad oggi l'immobilità pensosa, l'estasi ed il sonno. Noi vogliamo esaltare il movimento aggressivo, l'insonnia febbrile, il passo di corsa, il salto mortale, lo schiaffo ed il pugno.
Filippo Tommaso Marinetti, Manifesto del Futurismo
Arte, letteratura, e opere del movimento di Marinetti e Boccioni: in occasione del 110° compleanno del Futurismo, IBS presenta i principali protagionisti e i libri dell'avanguardia artistica e letteraria. Anche in edizioni rare e fuori catalogo!
4 libri da cui iniziare
Scopri quattro opere essenziali per iniziare ad esplorare l'universo futurista

Il codice di Perelà. Romanzo futurista
Aldo Palazzeschi

Post zang tumb tuum. Art life politics Italia 1918-1943. Catalogo della mostra (Milano, 18 febbraio-25 giugno 2018). Ediz. inglese e italiana
I protagonisti della pittura futurista
Scopri i principali artisti che per primi introdussero l'idea di "linea-forza" nel panorama artistico mondiale

Umberto Boccioni (1882-1916). Genio e memoria. Catalogo...

Umberto Boccioni. L'artista che sfidò il futuro
Gino Agnese

Diari
Umberto Boccioni

Umberto Boccioni. Arte-vita
Roberto Floreani

Zang sud sud. Boccioni Balla Severini e il futurismo...

Boccioni dal meridione all'Europa
Luigi Tallarico

Boccioni
Gabriella Di Milia

Pittura e scultura futuriste
Umberto Boccioni

FuturBalla

Giacomo Balla
Rossana Bossaglia

Giacomo Balla. Ediz. illustrata

Giochi di luce e forme strane di Giacomo Balla

Depero. Ediz. illustrata
Maurizio Scudiero

Un futurista a New York
Fortunato Depero

Depero: magic theatre
Gabriella Belli Nicoletta...

Depero o del laboratorio teatrale
Bruno Passamani

Depero e la casa del mago
Marta Sironi

Depero: la progettualità
Maurizio Scudiero

Depero con Campari. Catalogo della mostra (Sesto San...
Gli scrittori futuristi
Scopri i principali autori che presero la parola e ne fecero dinamismo, movimento, energia

La cucina futurista
Filippo Tommaso Marinetti...

Patriotismo insetticida
Filippo Tommaso Marinetti

Teoria e invenzione futurista
Filippo Tommaso Marinetti

Venezianella e Studentaccio
Filippo Tommaso Marinetti

Incontri con Marinetti e il Futurismo
Libero Altomare

Democrazia futurista
Filippo Tommaso Marinetti

Il club dei simpatici
Filippo Tommaso Marinetti

Poesie a Beny. Parole d'amore in libertà. Testo francese...
Filippo Tommaso Marinetti

Prigionieri e Vulcani. con Scene Dinamiche (Tricromie)...
Filippo T. Marinetti...

Teatro
Filippo T. Marinetti...

Il codice di Perelà. Romanzo futurista
Aldo Palazzeschi

I fratelli Cuccoli. Prima edizione
Aldo Palazzeschi

Tre imperi... mancati. Cronaca 1922-1945
Aldo Palazzeschi

I cavalli bianchi-Lanterna-Poemi
Aldo Palazzeschi

Tutti i romanzi. Vol. 1
Aldo Palazzeschi

Bestie del 900
Aldo Palazzeschi

Tutte le poesie
Aldo Palazzeschi

Scoperte e massacri
Ardengo Soffici

Dentro le cose. Ardengo Soffici critico d'arte
Vincenzo Trione

D'Ogni Erba un Fascio
Ardengo Soffici
La teoria futurista
Scopri di più sul movimento futurista, in Italia e nel mondo

Futurismo. L'avanguardia delle avanguardie. Ediz....
Claudia Salaris

L' avanguardia trasversale. Il futurismo in Italia...
Cesare G. De Michelis

Futurismo. Ediz. illustrata
Sylvia Martin

I cosmisti russi. Il futurismo esoterico di Nikolaj...
George M. Young

Zig zag. Il romanzo futurista

IF. Insolito & fantastico (2017). Vol. 21: Futurismo.

Quando il futurismo è donna. Barbara dei colori
Francesca Brezzi

Taccuino di Viaggio (glosse, note, appunti sul futurismo...
Luciano Caruso

Il futurismo. Suites 19
Guido Ballo

Intorno al Futurismo
La nascita del movimento
Nel 1909, Filippo Tommaso Marinetti così riassunse le principali convinzioni e intenzioni del movimento futurista:
- Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità.
- Il coraggio, l'audacia, la ribellione, saranno elementi essenziali della nostra poesia.
- La letteratura esaltò fino ad oggi l'immobilità pensosa, l'estasi ed il sonno. Noi vogliamo esaltare il movimento aggressivo, l'insonnia febbrile, il passo di corsa, il salto mortale, lo schiaffo ed il pugno.
- Noi affermiamo che la magnificenza del mondo si è arricchita di una bellezza nuova; la bellezza della velocità. Un automobile da corsa col suo cofano adorno di grossi tubi simili a serpenti dall'alito esplosivo... un automobile ruggente, che sembra correre sulla mitraglia, è più bello della Nike di Samotracia.
- Noi vogliamo inneggiare all'uomo che tiene il volante, la cui asta ideale attraversa la Terra, lanciata a corsa, essa pure, sul circuito della sua orbita.
- Bisogna che il poeta si prodighi con ardore, sfarzo e munificenza, per aumentare l'entusiastico fervore degli elementi primordiali.
- Non v'è più bellezza se non nella lotta. Nessuna opera che non abbia un carattere aggressivo può essere un capolavoro. La poesia deve essere concepita come un violento assalto contro le forze ignote, per ridurle a prostrarsi davanti all'uomo.
- Noi siamo sul promontorio estremo dei secoli!... Perché dovremmo guardarci alle spalle, se vogliamo sfondare le misteriose porte dell'impossibile? Il Tempo e lo Spazio morirono ieri. Noi viviamo già nell'assoluto, poiché abbiamo già creata l'eterna velocità onnipresente.
- Noi vogliamo glorificare la guerra - sola igiene del mondo - il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore dei libertari, le belle idee per cui si muore e il disprezzo della donna.
- Noi vogliamo distruggere i musei, le biblioteche, le accademie d'ogni specie, e combattere contro il moralismo, il femminismo e contro ogni viltà opportunistica e utilitaria.
- Noi canteremo le grandi folle agitate dal lavoro, dal piacere o dalla sommossa: canteremo le maree multicolori e polifoniche delle rivoluzioni nelle capitali moderne; canteremo il vibrante fervore notturno degli arsenali e dei cantieri, incendiati da violente lune elettriche; le stazioni ingorde, divoratrici di serpi che fumano; le officine appese alle nuvole per i contorti fili dei loro fumi; i ponti simili a ginnasti giganti che scavalcano i fiumi, balenanti al sole con un luccichio di coltelli; i piroscafi avventurosi che fiutano l'orizzonte, e le locomotive dall'ampio petto, che scalpitano sulle rotaie, come enormi cavalli d'acciaio imbrigliati di tubi, e il volo scivolante degli aeroplani, la cui elica garrisce al vento come una bandiera e sembra applaudire come una folla entusiasta.
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È dall'Italia che noi lanciamo per il mondo questo nostro manifesto di violenza travolgente e incendiaria col quale fondiamo oggi il FUTURISMO perché vogliamo liberare questo paese dalla sua fetida cancrena di professori, d'archeologi, di ciceroni e d'antiquari. Già per troppo tempo l'Italia è stata un mercato di rigattieri. Noi vogliamo liberarla dagli innumerevoli musei che la coprono tutta di cimiteri.
(Filippo Tommaso Marinetti, Manifesto del Futurismo, Le Figaro, 20 febbraio 1909)