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Anno edizione: 2014
Anno edizione: 2010
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Volume storiografico su ciò che è accaduto in Italia dopo il luglio '43 e fino alla liberazione. I due autori si concentrano sugli aspetti interni e internazionali, pochissimo spazio è (giustamente) dedicato ai risvolti militari interni. L'obiettivo è quello di affrontare attraverso le fonti (e una corposa bibliografia) alcuni aspetti fondamentali di quel periodo, dall'armistizio al rapporto con gli Alleati, dalla formazione dei due governi Bonomi allo stabilimento di relazioni diplomatiche con l'Unione Sovietica. Il libro riesce bene in questo, anche se spesso si "perde" in ricostruzioni molto dettagliate anche di aspetti e di incontri probabilmente secondari. Fa storcere il naso invece ciò che già avevo trovato in un altro libro di Di Nolfo quale "Dagli imperi militari agli imperi tecnologici" e cioè un anticomunismo viscerale (anche se nell'introduzione ci tiene a precisare che la storia non va vista con gli occhiali dell'ideologia...), ma è impossibile non percepire questo sentimento nello scritto, che reiteratamente appella Stalin con la parola dittatore ma corredata da maiuscola (mai trovata in altri libri di storia, e ne leggo una 30ina all'anno), per non parlare della distruzione sistematica della figura di Togliatti, dell'indugiare sul fatto che a loro dire il PCI sbagliasse sempre tutto, idem le formazioni di sinistra della resistenza, non chiaramente le altre (che almeno ci viene detto non ebbero un ruolo preponderante nelle azioni militari complessive). Insomma, al netto di un sentimento innegabile di avversione al comunismo, che è chiaramente legittimo anche se fa stonare e non poco il tono del saggio, il lavoro chiarisce alcuni aspetti intricati e alcune vicende poco chiare che ancora oggi sono oggetto di discussione nel nostro paese.
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