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Il gioco di Lollo - Federica Angeli - copertina
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gioco di Lollo

Descrizione


Una madre, una giornalista e una città, Ostia, dove si spara per le strade. È pensando proprio ai suoi bambini ancora piccoli che Federica Angeli decide di denunciare quel che ha visto una notte dal balcone di casa. A Ostia tutti tacciono, anche quella notte. Lei no, perché sa che domani i suoi figli, diventati adolescenti, potrebbero camminare per quelle vie trasformate in far west. Lollo è il maggiore e ha solo otto anni quando i suoi genitori gli annunciano che la mamma ha vinto quattro autisti come premio per un suo articolo. È invece la scorta che le è stata assegnata dopo la sua denuncia. Per Federica Angeli combattere i clan che avvelenano la vita di Ostia è una priorità, lo fa ogni giorno dalle pagine di «la Repubblica», armata soltanto della sua penna, con le indagini che smascherano il malaffare e ne provano l'impronta mafiosa. Ma la serenità dei suoi figli conta ancora di più, ed ecco allora che con il marito trasforma magicamente la sua lotta alla malavita in un gioco, come il Guido di 'La vita è bella' di Benigni, che riesce a nascondere il figlio Giosuè dicendogli di giocare a nascondino mentre i tedeschi fanno strage dei deportati rimasti nel campo di concentramento. È l'unico modo per non stravolgere la loro esistenza, trasformare le guardie del corpo negli autisti vinti come premio, le minacce continue in prove da superare per accumulare punti in vista di un regalo ancora più grande, una villa degna di una rockstar. Se in "A mano disarmata", Federica Angeli ha descritto i suoi millesettecento giorni sotto scorta, in "Il gioco di Lollo" cede la voce al figlio, che in queste pagine ci racconta la mafia vista dagli occhi di un bambino. Lollo e i suoi fratelli sono in prima linea, anche se non lo sanno. Giorno dopo giorno scopriranno la verità, imparando dall'esempio della loro mamma che, uniti, anche i mostri peggiori si possono sconfiggere.
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Dettagli

2019
31 ottobre 2019
287 p., Brossura
9788893882095

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Tinama
Recensioni: 4/5

E' un libro da leggere, fa bene alla mente e al cuore. Una donna che dà la parola al figlio per raccontare con lui la mafia: che cos'è, il male che procura e come affrontarla nonostante le umane paure senza lasciarsi soccombere. Si legge speditamente nonostante la difficoltà del tema. Sarebbe molto interessante come lettura per i ragazzi. E' una storia che insegna perchè nasce dalla credibilità di una esperienza di vita. Non ha nulla di fantasioso o romanzato, la realtà vissuta è la sua fonte. D'altronde una cronista non poteva tradire il suo orientamento professionale. La fantasia, tuttavia, sostiene la trasformazione della realtà che da drammatica per i bambini diventa un gioco di raccolta punti per l'ottenimento di un premio. Benigni qui fa da maestro.

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Barabba
Recensioni: 5/5

Nel precedente libro "A mano disarmata", la giornalista de "La Repubblica" Federica Angeli aveva descritto i suoi 1.700 giorni sotto scorta, una scelta dovuta alla sua battaglia civile e professionale contro i clan di mafia di Ostia. Con "Il gioco di Lollo" invece presta la penna al figlio maggiore, Lorenzo, che parla della mafia così come può capirla un bambino. Lui e la sua famiglia condividono senza volerlo una prima linea nella lotta al crimine. Le difficoltà della vita quotidiana vissuta con gli obblighi della tutela diventano un gioco che apre alla speranza di un mondo migliore.

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Conosci l'autore

Federica Angeli

Federica Angeli (Roma 1975), cronista di nera e giudiziaria, scrive per «la Repubblica» dal 1998, dove è redattrice dal 2005. Dal 2013 vive sotto scorta, a causa delle minacce mafiose ricevute mentre svolgeva un’inchiesta sulla criminalità organizzata a Ostia. Tra i premi vinti, il Premio Passetti – Cronista dell’Anno (2012 e 2013), il Premio Donna dell’Anno (2015), il Premio Articolo 21 (2015), Premio Francese (2015), Premio Piersanti Mattarella (2016), Premio Arrigo Benedetti (2017), il Premio Falcone e Borsellino (2016) e il Premio Nazionale Borsellino (2017). Per il suo impegno nella lotta alle mafie il presidente Mattarella nel 2016 l’ha nominata Ufficiale della Repubblica Italiana al Merito. Tra i suoi titoli ricordiamo Cocaparty...

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