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Intorno e insieme a questa storia di sentimenti, intima e tanto più commovente per i modi spontanei in cui ci viene rivelata, vediamo dipanarsi la vicenda delle difficoltà della famiglia, del lavoro nei campi, della miseria, della società in cui il marito, essendo capofamiglia, comandava lui, “e quello che diceva il marito era valido per tutti”. Con pochi tratti precisi, l’anziana narratrice ci spalanca un’ampia illustrazione di quel mondo contadino di povertà, di stenti, di fatiche inumane. Ha scritto cose che lei stessa non riesce a leggere «senza che mi cadono le lacrime» però sono cose che fanno parte di lei, e le ha scritte perché chi legge possa comprendere come erano quei tempi che oggi sembrano troppo duri per essere stati possibili. “C’è nera di cose che non sarebbe neanche dà ricordare: all’ora si era come le pecore: si stava nel recinto: adesso anno troppo tutto. Eravamo persone per bene: con tanta voglia di lavorare <e l’onestà era tutto> pure siam stati sotto i padroni più di .50. anni quindi più della meta della vita e non e poco”. Le scene della vita nelle cascine, descritta per episodi e dettagli, ben meritano l’orgogliosa rivendicazione della testimone che ci offre una documentazione di prima mano sulle famiglie contadine e sui rapporti tra salariati agricoli e padroni nella prima metà del Novecento. Per raccontarne tutte le sofferenze, la penuria, i momenti di piccolo benessere, la felicità sempre così difficile, «ci vorrebbe un lenzuolo largo, lungo come il mare» dice Clelia. Ma anche nei poco più di due metri per due di questo memoriale a due piazze ci sta molto, moltissimo davvero. Quello che dice è che, nella vecchiaia, la muove il desiderio di salvare la memoria del suo uomo, di se stessa, dell’amore per lui, della tristezza della separazione che che la fa sentire “come una vite senza l’albero” e le fa scrivere poesie da adolescente con il cuore spezzato a settant’anni Leggetelo, è un libro sincero e di una tenerezza infinita 🥺
La storia è autentica, ma ripetitiva e noiosa, vita grama e dolori, ma non è questo il punto, lìho trovato difficile da leggere, tutti quegli errori distolgono dal filo logico e dalla comprensione della storia. Mi aspettavo qualcosa di diverso
Sicuramente autentico, mi ha ricordato i racconti di vita grama dei miei bisnonni. L'ho trovato però un po' difficile da leggere, forse nella trascrizione si potevano evitare tutti quegli errori, ho capito l'autenticità, ma che fatica seguirne il filo logico.
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