L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Altre offerte vendute e spedite dai nostri venditori
Tutti i formati ed edizioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
140 composizioni in lingua rodigina, con testo italiano in calce e glossario conclusivo, che attraversano un secolo di vicende sociali e familiari, sporgendosi oltre i confini ristretti del paese nativo, con uno sguardo che si allarga su pianure, monti e fiumi della regione, lambendo anche la Venezia Giulia. Appunto come i grani del rosario cui allude il titolo, si inanellano episodi tragici della storia e della cronaca veneta, dalle vicende migratorie del primo ’900, alle guerre mondiali, alla Resistenza con i giovani partigiani impiccati a Bassano. Ma è soprattutto la terribile alluvione del ’51 che campeggia come un incubo nella memoria del poeta, allora bambino testimone impaurito dello straripamento vorticoso e travolgente di un fiume, che provocò lutti, evacuazioni, povertà. Il borgo di Villadose rivive in una galleria di personaggi tipici, bozzetti disegnati con complice nostalgia (il barbiere, l’orbo, il calzolaio, il cappellano, il pescatore), o con la pietà di chi visita il cimitero di una Spoon River domestica, prendendo nota di suicidi e omicidi, morti infantili e lunghe agonie, compendiando in pochi versi il percorso terrestre di medici becchini prostitute fioraie maestri: a nessuna creatura sepolta viene negata la grazia di un ricordo, di una preghiera laica, che la ripaghi dal “vivare male”. Le prove più convincenti del volume sono quelle in cui l’autore racconta la sofferenza che lega animali e piante nello stare al mondo, come in “El lamento de le creature”, in cui un ciliegio, un asino, un maiale e un merlo sembrano invidiare a vicenda l’uno la sorte dell’altro, per concludere infine che nessuno di loro può dichiararsi felice della propria, nell’amara constatazione della pena che accomuna ogni esistenza. Il Polesine rivisitato di Sparapan, benché maledetto dal lavoro duro dei campi e da una miseria atavica, torna a pungere proprio perché morto. Irrecuperabile, se non scavando nella memoria: “A scarpiè de ricordi / a xe tacàle beate imàjini”.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da IBS, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.ibs.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare productsafetyibs@feltrinelli.it
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore