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Penso che il valore di un economista, piuttosto che per delle analisi su ciò che è già successo, si basi sulle sue capacità di previsione. Nino Galloni, dopo aver previsto gli effetti nefasti del cosiddetto divorzio Tesoro-Banca d'Italia, ancora una volta dimostra di averne da vendere di queste capacità. Un'economista che va letto e seguito con attenzione in ogni frangente.
Il pensiero economico non può prescindere da convincimenti politici. Tuttavia Galloni ci presenta un'analisi critica del capitalismo orami globale superandogli schemi del secolo scorso, con argomentazioni originali e di ampio respiro. E' sorprendente come sappia anticipare una crisi finaniaria prossima indicandone dinamiche precise.
Pubblicato nel 2007 -e quindi scritto ben prima- questo libro ha puntualmente preannunciato e descritto la crisi che a fine 2008 è solo cominciata, ma che nel prossimo futuro sarà ben peggiore di come ci viene dipinta dai politici. L'analisi di un sistema economico destinato all'implosione si basa su argomenti molto interessanti. Qualcuno di di essi è di facile comprensione, come lo spostamento degli equilibri a favore del profitto massimo e immediato a danno del lavoro e dei salari. Da qui l'esaltazione da parte dei media (che sono l' anello di congiunzione tra il vertice del potere, cioè l'economia, e la manovalanza, cioè i politici) di 'valori' come la flessibilità (leggi precariato selvaggio), non contrastati neppure dai sindacati, che in pratica non esistono più. Altri argomenti sembrano un po' più tecnici, ma sono stupefacenti, come ad esempio lo strapotere delle banche che è basato su una finzione. Oggi solo l'8% del denaro circolante è reale (cioè emesso dallo Stato). Il resto è tutto virtuale: quando chiedi un prestito, la banca non ti dà denaro vero (che lei non ha!), ma semplicemente ti autorizza virtualmente ad acquistare. Tu però le restituisci denaro vero, ottenuto con il tuo lavoro! Da qui una serie di spiegazioni e analisi sui meccanismi dell'economia moderna, che sembrano astrusi ma che hanno toccato in concreto la vita di tutti noi. Peccato che il libro sia scritto con lo stile un po' involuto e tortuoso degli studiosi, e quindi non sia di immediata lettura: se fosse stato scritto in coppia con un divulgatore (tipo Piero Angela) sarebbe stato un best seller. L'Autore -studioso fuori dal giro degli economisti da salotto TV- è stato collaboratore di Federico Caffè, grande uomo ed economista oggi dimenticato e purtroppo del tutto sconosciuto ai giovani.
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