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Recensioni Great Jazz Standards

Great Jazz Standards di Gil Evans
Recensioni: 5/5
TONE POET, la collana creata nel 2019 in occasione degli 80 anni dell’etichetta blu prosegue le pubblicazioni. La collezione di ristampe Blue Note in vinile è nata con l’intento di celebrare il viaggio musicale e sonoro dei grandi artisti che hanno percorso il proprio cammino creativo nei solchi dei grandi album dell’etichetta, contribuendo a fare del marchio una leggenda. La serie nasce dall’ammirazione di Don Was (Presidente di Blue Note) per le eccezionali ristampe per veri audiofili realizzate dalla compagnia indipendente Music Matters. Di conseguenza, Joe Harley (noto come ‘The Tone Poet’) è stato chiamato in veste di curatore di una serie speciale di ristampe dedicate alla famiglia di etichette riunita sotto il marchio Blue Note. Una meticolosa attenzione al dettaglio ha coinvolto tutti gli aspetti della riproduzione, dalla grafica delle buste alla cura della stampa, dalla qualità inarrivabile del mastering affidato a Kevin Gray al pressing su vinile da 180 grammi siglato Record Technology Inc. Gli audiofili appassionati sono ormai da anni entusiasti di questa serie, al top nel suo genere.
GIL EVANS - GREAT JAZZ STANDARDS
Il sottotitolo in copertina recita “featuring Johnny Coles”: il vero protagonista di questo scintillante album è proprio il lirico ed agrodolce timbro del grande e tutto sommato misconosciuto trombettista, qui impegnato anche in un omaggio al suo idolo Bix Beiderbecke. Ma, sotto l’abile direzione del grande Gil Evans (anche al piano) a reinventare grandi standard vecchi e nuovi c’erano anche il funambolo del sax soprano Steve Lacy, l’altro “unsung hero” Budd Johnson al sax tenore ed al clarinetto, i due migliori trombonisti dell’epoca (Jimmy Cleveland e Curtis Fuller), Elvin Jones alla batteria… una incredibile seduta del 1959, anno indimenticabile.)
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