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In piena clima di tensione internazionale e di timore di un imminente conflitto con la Germania, Wells concretizza i timori della società inglese e immagina una guerra coloniale alla rovescia : la Gran Bretagna ( con l'intero pianeta) diviene l'obiettivo dell'espansione coloniale dei marziani ; ma differentemente da quanto avventuro con l'imperialismo europeo , non esistono fasi di approccio intermedie : all'avanscorperta segue l'assalto senza esclusione di colpi. Non guerra coloniale, ma guerra totale. Lontano dalla demenza di Indipendence Day e altre idiozie odierne, Wells pone il conflitto in chiave di socialismo Darwiniano : non esiste possibilità di vittoria , per i terrestri , con i propri mezzi, a scanso di cause di forza maggiore. D'altro canto, gli alieni ci conoscono meglio di quanto noi conosciamo loro. Le nazioni occidentali, sull'orlo del conflitto mondiale, sono costrette ad una goffa e inefficace collaborazione. Il finale non è solo un abile esordiente narrativo, ma una grande prova di realismo (fanta) scientifico.
Anche se frutto della fantasia di uno scrittore più di 100 anni fa, La guerra dei mondi è il capostipite di un nuovo tema letterario e di una paura diffusa nell'epoca Vittoriana e non solo, la paura di non essere soli e di quello che c'è oltre tutto quello che riusciamo anche solo a immaginare. Lo stile è incredibilmente moderno e scorrevole e ne fa del romanzo una piacevole lettura.
Un'opera che può definirsi "omnia" per gli amanti del genere fantascientifico. Per di più Wells dimsotra una grande capacità di narrazione, che permette di seguire agevolmente tutta la storia e fornisce alcune interessanti riflessioni sul ruolo dell'uomo nella natura.
Recensioni
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"Alla fine del XIX secolo nessuno avrebbe creduto che le cose della terra fossero osservate da intelligenze superiori a quelle degli uomini."
Così inizia il primo romanzo di fantascienza, apparso nel 1898, dalla penna di uno dei pionieri del genere: un avvio lento, con una riflessione sulle false certezze umane, a metà tra il filosofico e l'umoristico, nell'epoca dell'illusione positivista. Subito però la storia si anima e, in un crescendo di suspense, descrive l'arrivo sulla terra di terrificanti marziani che seminano la distruzione e minacciano di cancellare ogni traccia di vita sul pianeta.
Un gioco di fantasia e una lente di ingrandimento sulle paure della società post-industriale inglese, ancora oggi attuale, grazie a uno stile che coniuga con intelligenza gli ingredienti del racconto fantastico e del romanzo dell'orrore.
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