L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Un classico senza tempo
Libro bellissimo e interessante, fondamentale da leggere per chi si interessa di strategia e vuole capire di più di questo mondo. Ottima anche questa edizione.
Fiore all'occhiello di questa edizione, la Curatela di Moreschini, riveduta da Ferrari. Ottima edizione!
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
recensione di Pennacini, A., L'Indice 1986, n. 3
La B.U.R. pubblica una notevole edizione delle "Storie" di Tucidide, avvalendosi del testo curato da R. Weil e da Jacqueline de Romilly nel 1967 per Les Belles Lettres e della traduzione di Claudio Moreschini (1963, 1967) rivista da Franco Ferrari con note e bibliografa di Giovanna Daverio Rocchi. Inoltre vi appare per la prima volta in versione italiana l'introduzione composta da Moses I. Finley per la traduzione inglese delle "Storie" pubblicata nei Penguin Books (1954, 1972).
Il saggio di Finley contiene un ritratto di Tucidide e un esame della sua opera, condotti con passione e curiosità; alla persona di Tucidide Finley dedica un interesse vivo e, appunto, personale, che deriva dalla visione elitaria della storia, della cultura, della società, in base alla quale protagonisti sono non soltanto gli attori delle grandi imprese - quelle sole che meritano la memoria degli storici - , ma anche gli autori di grandi opere: "Questa guerra è in realtà famosa per l'uomo che ne parlò". Da una parte dunque una storia fatta dai grandi, dall'altra una storiografia che dedica alla persona dei grandi, ai grandi personaggi un interesse intimo, diretto alla descrizione del carattere o addirittura alla ricostruzione delle vicende dell'anima. Così Finley guarda a Tucidide: "Persona di poco spirito, pessimista, scettica, profondamente intelligente, fredda e riservata, animata però da tensioni interiori che a volte si aprivano un varco attraverso il tono impersonale della sua scrittura". Quanto all'opera, Finley vi ravvisa la volontà razionale di cogliere le idee generali che sottostanno alle azioni umane nella politica come nella guerra; in conclusione, di passare dal particolare all'universale, dal singolo fatto concreto ai principi generali che lo spiegano. In questo modo mi pare che Finley suggerisca d'intendere la definizione che Tucidide dà della sua storia come di un possesso che vale per l'eternità. Ma Tucidide in realtà ha scritto "se quelli che vorranno investigare la realtà degli avvenimenti passati e di quelli futuri (i quali, secondo il carattere dell'uomo, saranno eguali o simili a questi ), considereranno utile la mia opera, tanto basta. Essa è un possesso che vale per l'eternità più che un pezzo di bravura, da essere ascoltato momentaneamente". Nell'età in cui visse Tucidide alla comunicazione orale delle opere letterarie (Erodoto leggeva le sue "Storie" in pubblico davanti ai cittadini di Atene) si sostituì la comunicazione scritta: una fruizione intellettuale, ripetibile senza limiti o restrizioni di sorta, sostituì la performance orale e la ricezione aurale e momentanea, da cui non deriva un incremento di sapere, ma solo il piacere estetico o della percezione. Queste considerazioni legate alla cultura materiale consentono di frenare e moderare l'impeto spiritualistico che per decenni ha investito e occupato l'esegesi tucididea, attribuendosi il monopolio del concetto di eterno e della sua interpretazione.
Assai utili tutti gli strumenti offerti per una lettura colta e illuminata: cronologia degli avvenimenti, giudizi critici (tra cui Arnaldo Momigliano, Santo Mazzarino, Luciano Canfora), 2O pagine di bibliografia generale e specifica, premessa del revisore, note puntuali piene di utili informazioni e commenti. La traduzione è fedele.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore