L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (0)
Indice
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Guglielmo IX d'Aquitania è il primo trovatore (poeta medievale che usa la lingua d'oc o provenzale) noto e di cui si conoscano le poesie (una decina). E' dunque un autore fondamentale da affrontare. Pur nella sua semplicità stupiscono i notevoli riferimenti scurrili e la loro commistione con elementi sacri. L'edizione ha un buon apparato introduttivo (vita, interpretazioni, stemma codicologico); tuttavia il voto scarso è dovuto all'eccessivo apparato critico, che non fa apprezzare la lettura a chi non è "del mestiere", le scarse note esplicative del contenuto, e la molto discutibile scelta di non porre testo e traduzione su due pagine, ma uno di seguito all'altro al termine di ogni strofa (! che assurdità!). Se il testo voleva essere rivolto anche ad un pubblico non accademico, direi che lo scopo è in gran parte fallito.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Si può dire che con Guglielmo IX (1071-1126) - il più antico trovatore di cui siano pervenuti componimenti - si inaugura la storia della moderna poesia occidentale. E questa storia si apre nel segno della contraddizione e dell'enigma. Non soltanto perch il canzoniere di Guglielmo - definito da Rajna "trovatore bifronte" - intreccia ai primi esempi di canto cortese ( con i tempi, destinati a diventare classici, dell'obbedienza alla dama, della sofferenza che affina, del joi interiore) poesie francamente oscene o burlesche contenenti gustose racconti di prodezze o fallimenti sessuali. Ma soprattutto perché il suo centro segreto è costituito da una folgorante canzone sul "punto nulla". Farai un vers de dreit nien, che è insieme una giocosa parodia degli amori immaginari e, nel suo stesso funambolismo verbale, una vertiginosa riflessione sull'essenza ultima della poesia. Mallarmé non è lontano: Rien, cette écume, vierge vers...
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore