L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione:
Promo attive (0)
È praticamente un teen slasher questo nuovo adattamento di Hansel e Gretel; il terzo che è arrivato al cinema nel 2013 (gli altri due sono Hansel & Gretel cacciatori di streghe e quello della Asylum inedito in Italia; forse non lo rimpiango anche se un po' di curiosità l'avrei. Vorrei proprio vedere cosa ha combinato la produzione americana su questo tema) in cui molto fa Gretel, adeguatamente scosciata per il genere, e pochissimo Hansel che pare arrivare solo per il gran finale che tutti conoscono. Quello tra la fiaba dei fratelli Grimm e il teen slasher era però un matrimonio da farsi: la favola è infatti una delle radici fondamentali del meccanismo secondo cui funziona questo sottogenere del cinema di paura, fondato sulla sfiducia negli adulti e sul potenziale attrattivo che avvicina il piacere estremo alla morte efferata. L'idea ottima di sostituire a bambini dei ragazzi e quindi di mutare i dolci in droghe leggere, svela infatti da subito come questo film sfrutti il rapporto che esiste negli horror classici tra perdizione e morte, quello per il quale le vittime sono sempre i più inclini al sesso e alle droghe. Così nella sua casetta la strega spaccia la miglior "maria" della città e in questa maniera attira i ragazzi che poi sventra, cucina e mangia. Occhi infilzati, pelle strappata e organi esposti, nulla è risparmiato ma tanto nulla è realmente impressionante in questo horror molto leggero, che sembra impegnarsi di più nel ritrarre dei ragazzi per come sono realmente che nell'imbastire una trama appassionante. Così anche l'ottima idea di partenza si perde in uno svolgimento noioso, che non sa che fare dei molti riferimenti alle fiabe (le caramelle lasciate per indicare la strada..) e sembra perdere tempo in attesa della prossima morte o della prossima vittima risucchiata. Personalmente ho preferito l'opera di Wirkola.
Recensioni
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore