Ho sentito Aldo Moro che piangeva. Il diario apocrifo di Prospero Gallinari
- EAN: 9788893234214

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13/03/2021 23:04:02
Ho letto una precedente recensione che lamentava il fatto che il libro non presenti la "verità storica" (qualsiasi cosa questa espressione voglia dire). Cio' mi sorprende oltremodo dal momento che il libro in copertina recita la seguente espressione: diario APOCRIFO di Prospero Gallinari. Pare evidente che voglia essere un racconto romanzato degli ultimi giorni del presidente della DC. Tralasciando la non trascurabile circostanza che la "verità storica" non è mai stata accertata, mi chiedo se abbia senso attaccare un libro che già di per se stesso si dichiara come una interpretazione assolutamente personali di fatti che già di per se stessi sono nebulosi. Sarebbe alla stregua di voler uscire fuori a cena, recarsi alla mensa dei poveri e poi lamentare il fatto di aver mangiato male. Al di là delle idee politiche (lungi da me il difendere tanto il brigatismo quanto l'altra sponda), ciò che più manca all'utente (o fruitore) medio/finale è la anche più banale capacità di osservazione prima e di ragionamento poi. Sveglia, che a screditare sono bravi tutti, io per primo, ma se si vuole attaccare un libro/film/quadro o qualsiasi opera artistica che dir si voglia è necessario votarsi ai più elementari principi della nostra tanto amata (e abusata) Ragione.
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13/03/2021 23:02:02
Ho letto una precedente recensione che lamentava il fatto che il libro non presenti la "verità storica" (qualsiasi cosa questa espressione voglia dire). Cio' mi sorprende oltremodo dal momento che il libro in copertina recita la seguente espressione: diario APOCRIFO di Prospero Gallinari. Pare evidente che voglia essere un racconto romanzato degli ultimi giorni del presidente della DC. Tralasciando la non trascurabile circostanza che la "verità storica" non è mai stata accertata, mi chiedo se abbia senso attaccare un libro che già di per se stesso si dichiara come una interpretazione assolutamente personali di fatti che già di per se stessi sono nebulosi. Sarebbe alla stregua di voler uscire fuori a cena, recarsi alla mensa dei poveri e poi lamentare il fatto di aver mangiato male. Al di là delle idee politiche (lungi da me il difendere tanto il brigatismo quanto l'altra sponda), ciò che più manca all'utente (o fruitore) medio/finale è la anche più banale capacità di osservazione prima e di ragionamento poi. Sveglia, che a screditare sono bravi tutti, io per primo, ma se si vuole attaccare un libro/film/quadro o qualsiasi opera artistica che dir si voglia è necessario votarsi ai più elementari principi della nostra tanto amata (e abusata) Ragione.
