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Anno edizione: 2014
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Il quarto album in studio delle Sleater-Kinney costituì un punto di svolta per la band di Portland, che con esso virava la sua tradizionale urgenza punk rock in direzione di sonorità più cupe e rilassate e, al contempo, si candidava, seppur in maniera involontaria, per il ruolo di nuova guida virtuale di un’ipotetica scena rock femminile del Pacific Nothwest, rimasto vacante dopo ľabbandono delle Bikini Kill. «The Hot Rock» arrivò dopo un paio di anni d’assenza, fu pubblicato nel febbraio 1999 dalla Kill Rock Stars (in Italia dalla Matador, mentre questa ristampa è targata Sub Pop) e venne prodotto negli studi Avast! (Seattle, WA.) da Roger Moutenot, appositamente convocato per riprodurre il lavoro materico impresso a «I Can Hear the Heart Beating as One» dei Yo La Tengo. Jam, Minutemen, Rem, Meat Puppets, X, Elvis Costello, Kinks, Dylan, Mecca Normal, Bratmobile, Throwing Muses, Sonic Youth: le fonti ďispirazione musicale citate dalle tre ragazze sono molte e variegate, ma le loro sonorità appaiono soprattutto come un originale mix fra lo stile narrativo degli Hüsker Dü, gli accordi chitarristici dei Clash e le (dis)armonie vocali degli X-Ray Specs cui, per ľoccasione, si aggiungono le suggestioni dei New Order di «Low-Life» («A Quarter to Three»; «Get Up»). Il lavoro più sperimentale e catartico del combo oregoniano evidenzia una maturazione strumentale e canora, che ne sospinge la gamma espressiva verso territori maggiormente cerebrali, personali ed introspettivi; tutto ciò si traduce in un suono diretto e, al contempo, strutturato su più livelli, con una sezione ritmica potente, le voci di Tucker e Brownstein impegnate in due differenti processi narrativi e il ricorso, sempre incombente, a dissonanze inaspettate, spigolosità melodiche e stacchi dinamici di straordinario impatto emotivo. La batteria contromano della title track, il break centrale di «The End of You», ľinsolita ballata sentimentale «The Size of Our Love» costituiscono gli episodi più interessanti.
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