L'illusione di Dio. Le ragioni per non credere

Libro stupendo, scritto e commentato con un stile elegante e semplice, caratteristico delle altre opere di Dawkins. Lettura scorrevole, appassionate che tiene incollati fin dalla prima pagina. Lo consiglio a tutti, indifferentemente dalle proprie idee religiose, è un testo che apre la mente!

In genere non amo i saggi. Li trovo mediamente meno poetici rispetto ai romanzi. Questo non si può dire di L'Ilusione di Dio. Questo libro apre la mente, analizza la bibbia, la religione, gli effetti sull'umanità, cita esempi colti, spiega concetti complicati in modo che chiunque possa comprenderli. Dawkins possiede un'ironia che fa fluire le pagine del libro senza nemmeno accorgersene. Io l'ho divorato in pochi giorni. Si tratta di un libro magnetico, che chiunque (soprattutto i credenti) dovrebbero leggere.

L'autore, pur non escludendo completamente l'esistenza di Dio, ritiene che esso sia improbabile perché non ha senso sostenere l'esistenza di qualcosa che non può essere provato e a tale riguardo riporta la metafora della teiera di Russell, dicendo che l'onere della prova spetta ai credenti piuttosto che agli atei. Inoltre, l'esistenza di Dio è ritenuta improbabile perché un essere talmente evoluto da riuscire a creare un intero universo complesso come noi lo conosciamo, dovrebbe essere molto più complesso dello stesso universo e ciò non risolve certo il problema dell'origine del cosmo, semmai lo amplifica. Se devo muovere una critica a questo libro è dove l'autore afferma che gli atei vivono più serenamente dei credenti, cosa sulla quale, da ex credente passato tra le file degli atei, non sono affatto d' accordo.