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Anno edizione: 2019
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Non so se definirlo romanzo, fiaba x adilti o chissà coaa, ma sicuramente questo libro è unico nel genere. La ricerca e il gelido inverno tedesco sono i punti salienti della storia che si intreccia tra diverdi personaggi che sono tutti connessi tra loro. Le loro vite sono segnate da paure, ansie, sofferenza, abusi indistintamente dal ceto sociale. Rivolgere lo sguardo dalla finestra x trovare dentro una notte gelida il lupo che è dentro di noi e con noi. Bello!!!!!
Personaggi che appaiono e scompaiono, personaggi che non hanno apparentemente nulla a che fare gli uni con gli altri, calati in una Berlino gelida e tetra, una Berlino in piena ricostruzione dopo l’unificazione delle due Germanie, in piena ondata migratoria, gli edifici abbandonati, la povertà dilagante e l’alcol come unica panacea. Una narrazione quasi confusionaria, ma che trova nella sua totalità un’armonia di fondo. Il romanzo di Schimmelpfenning è carico di simbolismi: un lupo, nel ventunesimo secolo, riesce ancora a scuotere di paura gli abitanti di un Paese, nonostante le innovazioni e i cambiamenti, la paura dell’ignoto durante un clima di cambiamento e transizione, forse presagio di una crisi su cui riflettere.
Così inizia, con un lupo che attraversa il confine per dirigersi verso Berlino, proprio dove sbanda un’autocisterna che causa un tamponamento a catena e un ingorgo di oltre quaranta chilometri. Tomasz, operaio pendolare, si stava dirigendo in fabbrica quando rimane bloccato in autostrada, ed è lì che vede il lupo, vicino ad un cartello, e lo fotografa. Poi il lupo scompare e la sua immagine comincerà a diffondersi. Da quell’istante il lupo diventa il pretesto su cui ruota tutta la narrazione. Una figura fantasmatica che appare in vari punti della città, caricandosi di un’aura quasi leggendaria per gli abitanti del luogo, consentendo all’autore di mettere in scena i suoi attori. Personaggi che appaiono e scompaiono, personaggi che non hanno apparentemente nulla a che fare gli uni con gli altri, calati in una Berlino gelida e tetra, una Berlino in piena ricostruzione dopo l’unificazione delle due Germanie, in piena ondata migratoria, gli edifici abbandonati, la povertà dilagante e l’alcol come unica panacea. Una narrazione quasi confusionaria, ma che trova nella sua totalità un’armonia di fondo. Il romanzo di Schimmelpfenning è carico di simbolismi: un lupo, nel ventunesimo secolo, riesce ancora a scuotere di paura gli abitanti di un Paese, nonostante le innovazioni e i cambiamenti, la paura dell’ignoto durante un clima di cambiamento e transizione, forse presagio di una crisi su cui riflettere.
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