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Anno edizione: 2008
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Anno edizione: 2008
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Quindici anni dopo L'inglese. Lezioni semiserie, Beppe Severgnini ci riprova con la lingua italiana e, nei panni di un detective molto particolare alla ricerca dei "malavitosi della sintassi" nostrana e dei "crimini linguistici" più diffusi, si lancia in una disamina dei "reati" commessi ai danni dell'italiano. Esiste, per Severgnini, un vero e proprio "decalogo diabolico" dei misfatti linguistici che, ad esempio, comprende: usare 10 parole anziché le 3 che basterebbero, utilizzare sigle e termini incomprensibili, ignorare la punteggiatura, esagerare con le citazioni e le metafore, infilare troppe subordinate o troppi "che" in un periodo. Ovviamente non manca il sarcasmo sull'uso di inglesismi assurdi, come ad esempio dire: "lo speech era low-quality e il panel s'era messo in hold per il coffe-break", anziché dire: "il discorso era noioso, e i relatori aspettavano l'intervallo".
Severgnini passa in rassegna tutti gli errori (e orrori) linguistici più alla moda, mettendo alla berlina con la sua consueta arguzia il nostro modo di parlare, di scrivere, di inviare una e-mail o un sms. Ogni capitolo affronta diversi abusi della lingua, dagli articoli artificiosi davanti ai nomi propri ("l'Umberto e lo Stefano"), ai sostantivi che significano poco ("dibattito a più voci"), agli aggettivi corrosivi ("mitico"), ai verbi snervanti, come ad esempio "interfacciare", fino a quelle congiunzioni irritanti, ma assai popolari, come "piuttosto che", oggi usato erroneamente al posto di "oppure". Al termine di ogni lezione semiseria, il giornalista del Corriere ci sottopone ad un simpatico "sadoquiz", o a un divertente "masotest", per verificare quanti abusi ridicoli facciamo dell'italiano e quale sia il nostro livello di ignoranza di certe regole grammaticali.
Severgnini indica anche la strada della "riabilitazione", per imparare a non sbagliare più. Sulla scia dell'insegnamento di grandi maestri del giornalismo come Indro Montanelli o Luigi Barzini jr, o di uno scrittore come Ennio Flaiano, i "Sedici Semplici Suggerimenti" dell'autore possono diventare un metodo chiaro per imparare a scrivere bene, senza troppa fatica, e divertendosi.
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