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L’uso dell’italiano sembra aver assunto negli ultimi anni, un particolare ruolo di “status-symbol”: relativamente alla situazione bolognese, ciò si traduce, dal punto di vista fonetico, in avanzamento del punto di articolazione fricativo nella zona alveolare e, fonologicamente, nell’evitare accuratamente neutralizzazioni tipiche del dialetto. Tale fenomeno, portato avanti principalmente dalle donne e dai giovani, è riscontrabile in ogni tipo di situazione comunicativa, senza alcuna correlazione con una precisa variazione stilistica contestuale. La frequente ricorrenza di realizzazioni influenzate dalla provincia standard correlata con determinati fattori sociali può, dunque, far supporre che anche a Bologna sia in atto un processo di standardizzazione reso, peraltro, esplicito da stereotipi sociolinguistici, che tentano di cristallizzare il dialetto e chi lo parla in una concezione di minor prestigio sociale.
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