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Anno edizione: 1993
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Il mio album preferito di Jeff Beck. Eccezionale.
Un album incredibile, premiato con un Grammy Award come miglior performance strumentale. Ogni musicista ha riversato a piene mani la propria maestria, da Terry Bozzio alla batteria, che intesse groove articolati e accattivanti, al tastierista Tony Hymas, che ha un grande peso nel sound del disco. Gli arrangiamenti chitarristici sono impeccabili. Jeff Beck sfoggia frasi e suoni spesso inusuali, chitarre che non suonano più come chitarre e, pochi secondi dopo, ecco lick degni del blues più sanguigno. L'artista copre una gran varietà di stili, avvalendosi di suoni meravigliosi: puliti, overdrive, fuzz e distorti sono scelti con sapienza, con un panning molto creativo e riverberi suggestivi. Il senso melodico di Jeff Beck è spiccato, il suo tocco e la sua inventiva sono quasi oltre l’umano, i motivi presenti nei brani sono trainanti ed emozionanti dal primo all'ultimo. Tony Hymas non sbaglia un colpo, impreziosendo ogni brano con pad, sintetizzatori, archi e organi stilisticamente all'avanguardia per l'epoca. In questo sensazionale disco è contenuto il compendio dello stile di Jeff Beck, ed è la traccia Where Were You (a parere dello stesso autore) il suo brano più rappresentativo, una perla di rara bellezza che ancora oggi suona immensa e pura. Un brano minimale, struggente, lirico, in cui Beck usando la leva in modo insuperabile e controllando con la manopola del volume della stratocaster ogni nota, ogni armonico, rende la voce dello strumento uno stupendo canto. Un brano che vale tutto il disco. Jeff Beck's Guitar Shop è da considerarsi un disco fondamentale, dove si potrà riconoscere nelle note di Beck, ciò che sarebbe stato poi rimasticato e rielaborato, negli anni a venire, da molti altri.
Recensioni
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