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"L'opera nasce dall'esperienza di un progetto di laboratorio di educazione all'immagine attuato al Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto dal 1990 al 2001. Nell'arco di dieci anni di attività più di 1300 bambini si sono impegnati in un ciclo di incontri, previsto dal progetto "Giochiamo al Museo - Punto...linea. Il linguaggio visivo". L'attività è stata valutata da sessanta insegnanti, attraverso un questionario che si riferiva agli obiettivi, ai contenuti, alle strategie, agli strumenti, alle verifiche, ai ritmi di lavoro e all'adeguatezza delle proposte. Questa pubblicazione, vera e propria guida teorico-operativa, si propone di rispondere all'esigenza, manifestata da molti insegnanti, di poter realizzare un laboratorio simile anche a scuola. Ogni argomento sviluppato nel programma prende in considerazione un'opera d'arte conservata al Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, sulla quale avvengono le attività. La scelta delle opere d'arte di riferimento risponde a due criteri: essere emblematiche di uno specifico elemento del linguaggio visivo e rappresentare come questo elemento (linea, colore, superficie, ecc.) sia determinante nel contesto dell'immagine per trasmettere il significato dell'opera. Una cinquantina sono le tavole a colori, riproduzioni di opere d'arte, da estrarre ed esporre sui cartelloni di ogni unità didattica. Ogni immagine diventa pretesto per un'attività operativa e di decodifica del linguaggio visivo. Si tratta di un'educazione all'immagine attraverso l'immagine che viene smontata e rimontata dai bambini con giochi originali e semplici e con schede operative. Attraverso il programma il bambino può: rendersi conto che vedere non è solo un fatto fotografico, raggiungendo la consapevolezza dei processi mentali che stanno alla base del vedere; scoprire l'importanza di vedere l'opera d'arte in originale; promuovere la comprensione del messaggio dell'immagine attraverso il gioco che, come qualsiasi attività, si avvale di comportamenti, regole ma anche traguardi e sconfitte. Le motivazioni e i messaggi degli artisti vengono rigorosamente rispettati e trasmessi. Le verifiche avvengono attraverso due questionari, una davanti all'opera d'arte e l'altra mediante un'intervista immaginaria che recupera la biografia dell'artista."
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