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Anno edizione: 2017
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Probabilmente è il migliore della saga. Uno straordinario salto nell’Egitto romano. Quello dell’Egitto è un’ambientazione che mi ha sempre attratto moltissimo e Scarrow è riuscito a rievocarlo magnificamente. I due eroi di Roma si ritrovano ad affrontare nemici soverchianti lungo il fiume più famoso della storia, al cospetto delle straordinarie rovine di una grandiosa civiltà scomparsa. Alle volte è strano considerare che noi siamo temporalmente più vicini ai romani, di quanto lo fossero loro agli antichi egizi. Giustamente l’autore sottolinea l’enorme importanza di questa provincia per Roma e rimarca ancora una volta la debolezza di molte unità romane rimaste troppo tempo lontane dai confini e dall’azione. Davvero eccezionale la battaglia finale, una delle migliori di Scarrow. Come sempre una buona ricostruzione dell’addestramento dei legionari. I due protagonisti sono due personaggi eccellenti. Catone, che in questo libro per un breve periodo tocca i vertici militari, è il mio preferito, ma anche Macrone sa come farsi adorare. La loro personalità, le loro differenze e il loro legame fraterno sono uno dei pilastri di questa saga. Aiace è veramente intollerabile, lo era in “Il gladiatore” è lo ancora di più adesso. È un fanatico. Non vuole la liberta, non l’ha mai voluta, gli interessa solo la vendetta. Ingiustificata visto che sia lui che suo padre posso biasimare solo se stessi per il loro destino. E poi non è proprio vero che Aiace alla fine fosse senza dubbio la minaccia peggiore, poteva dipendere da tante cose. Oltre a tutti loro c’è un altro personaggio, non posso rivelare chi, per cui mi dispiace molto (facilmente individuabile). In molti a quanto pare criticano l’autore perché i suoi eroi continuino a vivere e trionfare, però non ne capisco la ragione. Nella realtà, anche se non tutti, molti legionari pur servendo per anni ai confini arrivano alla fine del servizio. Catone e Macrone hanno sicuramente una vita movimentata, ma non per questo poco plausibile
Buon romanzo storico di Simon Scarrow! E' la mia prima lettura di tale serie e ne sono rimasto positivamente colpito, dal suo ritmo incalzante e dalla ambientazione storica romana. Punto critico del libro: poche le descrizioni paesaggistiche/ambientali nei primissimi capitoli e qualche espressione "anacronistica" di troppo, dovute sicuramente alla traduzione.
Simon Scarrow non sbaglia un colpo, solo due difetti: il libro finisce, e mancano molti libri della serie perchè non sono stati tradotti. Speriamo di poterli leggere presto
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