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Legione SS italiana. Storia degli italiani che giurarono fedeltà a Hitler - Enzo Caniatti - copertina
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Legione SS italiana. Storia degli italiani che giurarono fedeltà a Hitler
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Legione SS italiana. Storia degli italiani che giurarono fedeltà a Hitler - Enzo Caniatti - copertina
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Descrizione


Giorgio era un legionario del Battaglione SS Vendetta. Aveva quattordici anni. L'intervista fu ripresa dal giornale della Legione, "Avanguardia", i cui scarsi esemplari sono tra le poche testimonianze sul mondo delle SS italiane. Negli altrettanto rari filmati dell'Istituto Luce, ragazzini infagottati in uniformi più grandi della loro taglia, l'elmetto d'acciaio sugli occhi, il calcio del mitra che sfiora i calcagni, stanno impettiti e fieri come perfetti soldatini in attesa che un alto ufficiale SS tedesco appunti al loro petto una medaglia al valor militare. Furono arruolati a centinaia, questi ragazzini, non solo nelle SS, ma anche nella Decima Mas e nelle formazioni della Rsi. Nessuno tenne conto della loro giovanissima età, né chi li mandò a morire in battaglia né chi, per cieco odio verso l'uniforme che indossavano, non li risparmiò nei sanguinari giorni della vendetta. Per la prima volta questo libro ne racconta la storia, e narra delle legioni SS italiane: militari italiani di diversa origine e ventura, arruolati sotto il comando dei nazisti. Ne spiega l'ideologia e rivela i tanti piccoli avvenimenti che le videro coinvolte negli anni oscuri del triennio 1943-45. Attraverso una smisurata mole di documenti e dati, l'autore compone le tessere di un mosaico inquietante, che descrive un'Italia confusa e frammentata, quella di chi dopo l'8 settembre rimase fedele alla Germania nazista.
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Dettagli

2010
2 dicembre 2010
215 p., Brossura
9788874245611

Valutazioni e recensioni

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Stefano Vaglio Laurin
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Sempre complicato ricostruire con esattezza uno dei capitoli legati al secondo conflitto mondiale,quello che per seicento giorni porto' alla Repubblica Sociale Italiana. Un'istituzione frettolosamente creata e convulsamente dissoltasi. In relazione a quel periodo l'Autore ha comunque provato in duecento pagine, a descrivere origini, struttura ed operativita' militare della Legione Schutz staffeln Italiana. Per farlo aggiunge pero' tavolta persone e situazioni non perfettamente coincidenti-seppur non aprioristicamente escludibili-dall'oggetto della ricerca, come il profilo di Luciano Luberti o le azioni repressive di Walter Reder. Ma in quei giorni era piuttosto difficile , per usare una inadatta terminologia aziendale, determinare " chi-fa'-cosa":vi furono italiani che aderirono alla Wehrmacht , alle Schutzstaffleln ma non vennero inquadrati in quella che era la Legione Italiana. Il contesto storico comunque viene efficacemente ricreato:i dettagli geografici e di dinamica militare risultano essere precisi se non fin eccessivamente meticolosi.Nel libro vengono tracciati anche alcuni profili di coloro che all'epoca aderirono alla Legione Italiana dell'Ordine Nero. Tra questi spicca Pio Filippani Ronconi,divenuto poi Professore all' istituto Orientale di Napoli e collaboratore del Corriere della Sera.Conoscitore profondo delle tradizioni e del misticismo orientale,si rivolse in lingua gujarati-un idioma parlato a Mumbai- al comandante del distaccamento indiano che lo arresto' . Destini assai differenti ebbero i legionari italiani nel dopoguerra.Molti scomparvero nel nulla, penso rimuovendo l'esperienza di quegli anni, quasi che l'indossare quell' uniforme dalle mostrine cosi' particolari(aquila germanica che trattiene fascio littorio) avesse rappresentato un episodio trascendentale. Un atteggiamento senza dubbio realistico di lettura di un periodo chiuso definitivamente la cui analisi -o revisione- spetta esclusivamente alla storia.

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